fbevnts Tutti i libri di di Johan & Levi Editore | Pagina 20
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Catalogo

Effetto terra
Emergenze ambientali, genetica, biodiversità, nature artificiali. Sono sempre più numerosi gli artisti che a partire da questi temi hanno avviato la loro ricerca, sviluppandone i termini di riflessione in opere che alternano indagine, denuncia, progetto e utopia. Questioni e approcci diversi con un’origine comune: la convinzione che ogni valutazione di tipo estetico non possa prescindere da una responsabilità etica nei confronti della ricerca scientifica e tecnologica, e dalla conoscenza dei suoi effetti sul paesaggio naturale e comportamentale che ci circonda. L’analisi scientifica della natura ha consentito agli artisti di addentrarsi nelle dinamiche dell’ambiente in cui viviamo, di farle proprie e di porsi in una posizione di maggiore consapevolezza, abbandonando quella “contemplazione” della natura che aveva contraddistinto la produzione artistica fino alla fine del XIX secolo e oltre.Con l’efficacia e la sinteticità proprie del linguaggio visivo contemporaneo, gli artisti d’oggi non solo si fanno interpreti di problematiche che toccano la sensibilità di molti, ma rendono tangibili scenari intangibili, altrimenti noti solo agli addetti ai lavori.Il libro si presenta come un percorso espositivo composto da una serie di “stazioni tematiche”. Capitoli visivi che attraverso un’ampia selezione di immagini accostano ricerca sul presente e prefigurazione del futuro. Ogni capitolo è arricchito da una piccola antologia di testimonianze dirette e dagli scritti dei protagonisti, cui fa da contrappunto la voce di scienziati, scrittori, etologi e storici dell’arte.
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Effetto terra

pagine: 192 pagine

Emergenze ambientali, genetica, biodiversità, nature artificiali. Sono sempre più numerosi gli artisti che a partire da questi temi hanno avviato la loro ricerca, sviluppandone i termini di riflessione in opere che alternano indagine, denuncia, progetto e utopia. Questioni e approcci diversi con un’origine comune: la convinzione che ogni valuta
Arte contemporanea: costo o investimento? - Una prospettiva europea
Negli ultimi decenni l’arte contemporanea si è fatta largo in numerosi universi produttivi e sono fiorite in Europa le imprese arty sul modello di quelle “etiche”. L’industriale Akzo Nobel (Paesi Bassi) ha creato una fondazione che accoglie artisti in residenza; la banca Neuflize OBC (Francia) e il gruppo Lhoist (Belgio), produttore mondiale di calce, commissionano opere a fotografi contemporanei; il gruppo TESECO (Italia), specializzato nel trattamento ecologico dei detriti, ha istituito un “laboratorio per l’arte contemporanea”; il Deutsche Guggenheim, a Berlino, è nato grazie a una joint-venture fra Deutsche Bank e fondazione Guggenheim. Tuttavia l’interesse per l’arte non tocca solo i grandi gruppi ma anche le piccole e medie imprese, e raramente si tratta di sponsorizzazioni spot volte a un mero ritorno di immagine. Il modello europeo – contrariamente a quello americano più orientato al consumo – sembra riconoscere all’arte il valore di investimento il cui profitto va ricercato nel contributo allo sviluppo del senso di responsabilità collettiva in materia di ambiente sociale e affermazione delle identità culturali. Un’alleanza, questa, che torna a sua volta a vantaggio dell’arte, specie dell’arte d’oggi. Ne sono convinti Lisbonne e Zürcher che, partendo dal modello francese ma lavorando su scala europea, hanno individuato, paese per paese, strategie e metodi imprenditoriali convincenti a sostegno di progetti, di commissioni di opere d’arte, di collezioni e fondazioni d’impresa. Gli autori evidenziano la capacità dell’arte, all’interno di strutture aziendali, di facilitare l’espressione delle identità e di veicolare valori culturali che arricchiscono il quotidiano dei dipendenti. Tutti motivi per i quali l’arte contemporanea, come afferma Pier Luigi Sacco nella prefazione, non sta perdendo il suo appeal con la crisi economica ma, al contrario, offre proprio in frangenti come questo un salutare cambio di punto di vista, per guardare ai fatti della vita con occhi nuovi. Senza dimenticare che «il mercato dell’arte, a differenza di quelli finanziari, tratta opere il cui significato non si esaurisce nei rendimenti che promettono, e che anzi in un momento di mercato depresso possono tornare a essere considerate prima di tutto come dispositivi di senso, come occasioni per capire il mondo in cui viviamo e persino, in qualche misura, noi stessi».
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Arte contemporanea: costo o investimento?

Una prospettiva europea

Karine Lisbonne, Bernard Zürcher

pagine: 192 pagine

Negli ultimi decenni l’arte contemporanea si è fatta largo in numerosi universi produttivi e sono fiorite in Europa le imprese arty sul modello di quelle “etiche”. L’industriale Akzo Nobel (Paesi Bassi) ha creato una fondazione che accoglie artisti in residenza; la banca Neuflize OBC (Francia) e il gruppo Lhoist (Belgio), produttore mondia
Laboratorio italia - Giovani scultori italiani / Young italian sculptors
In un’epoca in cui le ideologie e le scuole di pensiero hanno perso la capacità di proporre modelli culturali forti, in cui le identità nazionali tendono via via a fondersi all’interno di una dimensione globale e le peculiarità dei singoli linguaggi visivi si sono da tempo dissolte a favore della contaminazione, è lecito chiedersi se sia ancora possibile leggere la contemporaneità in termini di un solo medium – nella fattispecie la scultura – circoscritto a una specifica realtà nazionale. Sullo sfondo di tali interrogativi Alessandra Galasso sonda le radici della scultura contemporanea nelle sue molteplici declinazioni e accezioni, ne rintraccia le origini e passa in rassegna la produzione più recente degli artisti italiani che utilizzano questa modalità espressiva. La sua analisi muove da una prospettiva storica che abbraccia l’intera tradizione scultorea del Novecento, con i radicali mutamenti che l’hanno contrassegnata, e individua, infine, nel panorama delle pratiche artistiche italiane dell’ultimo decennio l’emergere di strategie visive originali e nuove chiavi di lettura del reale. Terreno comune ai trenta nomi proposti in Laboratorio italia - giovani scultori italiani è la consapevolezza di muoversi tra rivendicazioni di antiche identità e recenti adesioni a contesti multiculturali, tra il recupero di canoni estetici tradizionali e la volontà di riformularli con sguardo e materiali inediti, coniugando, ciascuno a suo modo, ricerca e tradizione, storie personali e “spirito del tempo”.
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Laboratorio italia

Giovani scultori italiani / Young italian sculptors

pagine: 208 pagine

In un’epoca in cui le ideologie e le scuole di pensiero hanno perso la capacità di proporre modelli culturali forti, in cui le identità nazionali tendono via via a fondersi all’interno di una dimensione globale e le peculiarità dei singoli linguaggi visivi si sono da tempo dissolte a favore della contaminazione, è lecito chiedersi se sia an
Doppio ritratto - Zoran Music - Ida Barbarigo
Questo volume è un doppio ritratto dei pittori Zoran Music e Ida Barbarigo dal primo incontro a Trieste, nella primavera del 1944, fino alla morte di Music nel 2005. Lui è slavo, nato ai margini dell’Impero Austroungarico in una cittadina il cui nome allude a una piccola collina, da una famiglia di vignaioli. Nel ‘44 ha più di trent’anni, è già stato a Venezia e conosce il pittore Guido Cadorin, padre di Ida (celeberrimi i pannelli nella stanza dei sonni puri al Vittoriale) dal quale è da subito affascinato. Lei, ventenne, dipinge da sempre ed è iscritta all’Accademia di Belle Arti. Discende dalla genealogia dei Cadorin, originari del Cadore e una delle botteghe di scultura più antiche della Serenissima. La mostra di Zoran a Trieste non la convince e anche fisicamente non è per nulla colpita da quell’uomo giovane, schivo, dagli occhi buoni. Ma le loro vite, di cui queste pagine raccontano i momenti principali, sono destinate a intrecciarsi per sempre: dal primo incontro a Trieste alla deportazione di Music a Dachau; dal suo ritorno a Venezia, stremato, alla frequentazione e poi al matrimonio con Ida nel ’49; dai primi anni di vita matrimoniale a Venezia, città crocevia di numerosi artisti – Arturo Martini, Virgilio Guidi, de Chirico, De Pisis, Campigli – al soggiorno parigino; le amicizie, le frequentazioni, i rapporti con la Galerie de France: una vita consacrata al dipingere e narrata in questo libro attraverso un centinaio di fotografie inedite dell’epoca.
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Doppio ritratto

Zoran Music - Ida Barbarigo

pagine: 212 pagine

Questo volume è un doppio ritratto dei pittori Zoran Music e Ida Barbarigo dal primo incontro a Trieste, nella primavera del 1944, fino alla morte di Music nel 2005. Lui è slavo, nato ai margini dell’Impero Austroungarico in una cittadina il cui nome allude a una piccola collina, da una famiglia di vignaioli. Nel ‘44 ha più di trent’anni,

Sfogliature

Scoop nascosti nei classici

Siegmund Ginzberg

pagine: 388 pagine

«Il concetto di classico è migrato altrove, fra i libri, dove sopravvive, a dire il vero, egregiamente e dove prospera secondo gli umori delle diverse epoche. Quando si è molto romantici torna forse meno utile, poiché gran parte delle energie letterarie, esistenziali e politiche sono rivolte all’azione. Quando si è più inclini alle incertez

Aldo Lanzini

pagine: 148

Questa nuova monografia dedicata ad Aldo Lanzini raccoglie la variegata produzione di un artista dal multiforme ingegno: dai pupazzi in feltro realizzati a mano (IllegalAliens) ai lavori all’uncinetto, dalle carte di grande formato eseguite a penna alle poesie visive. Il volume comprende un’intervista all’artista a cura della critica d’arte

Gamescenes

Art in the Age of Videogames

pagine: 456 pagine

Gli artisti contemporanei amano confrontarsi con i materiali e i mezzi che la società crea e fa diventare strumenti quotidiani, come i videogiochi. Come si può fare arte con dei videogiochi? Miltos Manetas fa dell’hardware e dei giocatori soggetti per le sue tele; Todd Deutsch fotografa i giocatori durante estenuanti tornei; Tobias Bernstrup cr

Mauro Ceolin

pagine: 142

La monografia è costituita da un’intervista all’artista realizzata da Ivan Quaroni e da un racconto di Tiziano Scarpa. Completa il libro un ricco apparato iconografico che presenta le opere di questo esponente dell’arte videoludica.

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