fbevnts Libri di Bernard Zürcher - libri Johan & Levi Editore
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Bernard Zürcher

autore
Johan & Levi
Bernard Zürcher (1953-2017), gallerista e storico dell’arte, ha iniziato la sua carriera nel 1980 al Musée de l'Orangerie e al Palais de Tokyo, a Parigi. È stato vicepresidente del Congresso Interprofessionale dell’Arte Contemporanea e membro del comitato di organizzazione della FIAC, cofondatore della Galleria Zürcher a Parigi. A partire dal 2002 ha dato avvio a L'Entrée, spazio espositivo sulla Rive Gauche, con un programma di giovani artisti emergenti.

Libri dell'autore

Arte contemporanea: costo o investimento? - Una prospettiva europea
Negli ultimi decenni l’arte contemporanea si è fatta largo in numerosi universi produttivi e sono fiorite in Europa le imprese arty sul modello di quelle “etiche”. L’industriale Akzo Nobel (Paesi Bassi) ha creato una fondazione che accoglie artisti in residenza; la banca Neuflize OBC (Francia) e il gruppo Lhoist (Belgio), produttore mondiale di calce, commissionano opere a fotografi contemporanei; il gruppo TESECO (Italia), specializzato nel trattamento ecologico dei detriti, ha istituito un “laboratorio per l’arte contemporanea”; il Deutsche Guggenheim, a Berlino, è nato grazie a una joint-venture fra Deutsche Bank e fondazione Guggenheim. Tuttavia l’interesse per l’arte non tocca solo i grandi gruppi ma anche le piccole e medie imprese, e raramente si tratta di sponsorizzazioni spot volte a un mero ritorno di immagine. Il modello europeo – contrariamente a quello americano più orientato al consumo – sembra riconoscere all’arte il valore di investimento il cui profitto va ricercato nel contributo allo sviluppo del senso di responsabilità collettiva in materia di ambiente sociale e affermazione delle identità culturali. Un’alleanza, questa, che torna a sua volta a vantaggio dell’arte, specie dell’arte d’oggi. Ne sono convinti Lisbonne e Zürcher che, partendo dal modello francese ma lavorando su scala europea, hanno individuato, paese per paese, strategie e metodi imprenditoriali convincenti a sostegno di progetti, di commissioni di opere d’arte, di collezioni e fondazioni d’impresa. Gli autori evidenziano la capacità dell’arte, all’interno di strutture aziendali, di facilitare l’espressione delle identità e di veicolare valori culturali che arricchiscono il quotidiano dei dipendenti. Tutti motivi per i quali l’arte contemporanea, come afferma Pier Luigi Sacco nella prefazione, non sta perdendo il suo appeal con la crisi economica ma, al contrario, offre proprio in frangenti come questo un salutare cambio di punto di vista, per guardare ai fatti della vita con occhi nuovi. Senza dimenticare che «il mercato dell’arte, a differenza di quelli finanziari, tratta opere il cui significato non si esaurisce nei rendimenti che promettono, e che anzi in un momento di mercato depresso possono tornare a essere considerate prima di tutto come dispositivi di senso, come occasioni per capire il mondo in cui viviamo e persino, in qualche misura, noi stessi».
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Arte contemporanea: costo o investimento?

Una prospettiva europea

Karine Lisbonne, Bernard Zürcher

pagine: 192 pagine

Negli ultimi decenni l’arte contemporanea si è fatta largo in numerosi universi produttivi e sono fiorite in Europa le imprese arty sul modello di quelle “etiche”. L’industriale Akzo Nobel (Paesi Bassi) ha creato una fondazione che accoglie artisti in residenza; la banca Neuflize OBC (Francia) e il gruppo Lhoist (Belgio), produttore mondia
 

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