fbevnts Design - tutti i libri per gli amanti del genere Design - Johan & Levi Editore
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Design

Il design come attitudine
«Non è una professione ma un’attitudine», diceva László Moholy-Nagy, che nel primo Novecento lottò per liberare il design dalla morsa del commercio in cui era stretto dai tempi della Rivoluzione industriale, restituendogli il compito di costruire un mondo migliore. In tutte le sue molteplici forme, il design svolge da sempre un ruolo importante come agente di cambiamento, facendosi interprete di istanze sociali, politiche, economiche, scientifiche, culturali ed ecologiche per garantire un impatto positivo sulle nostre vite.Alice Rawsthorn, una delle più influenti voci in questo campo, racconta come nuove generazioni di designer rispondono a sfide globali quali l’emergenza climatica, l’aumento delle disuguaglianze, le crisi umanitarie e le discriminazioni di genere, mostrando la stessa attitudine “all’intraprendenza e alla creatività” di cui scriveva Moholy-Nagy e portando avanti ambiziosi progetti sociali, servendosi di tecnologie all’avanguardia per realizzare prodotti nuovi o recuperare e rimettere in circolo i vecchi, secondo una tendenza in costante crescita.Con un occhio rivolto alle figure storiche, ai pionieri di un design attento ai bisogni dell’individuo e della società, l’autrice traccia l’evoluzione e i più recenti sviluppi di questa disciplina anche in rapporto all’arte e all’artigianato, da cui la separano confini sempre più porosi, e a settori come la medicina o la sociologia, a cui ora offre un prezioso contributo. Una priorità per i designer attitudinali consiste, infatti, nell’essere più aperti alla collaborazione con una varietà di specialisti, nell’ottica di costruire una comunità diversificata e inclusiva per fare fronte comune contro le tante difficoltà del nostro tempo.
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Il design come attitudine

Alice Rawsthorn

pagine: 216 pagine

«Non è una professione ma un’attitudine», diceva László Moholy-Nagy, che nel primo Novecento lottò per liberare il design dalla morsa del commercio in cui era stretto dai tempi della Rivoluzione industriale, restituendogli il compito di costruire un mondo migliore. In tutte le sue molteplici forme, il design svolge da sempre un ruolo import
Marianna Kennedy. As above, so below
Edizione bilingue Ita/EngMarianna Kennedy lavora da oltre venticinque anni nella nella sua casa-studio di Londra creando un numero limitato di pezzi di design artistico, ciascuno dei quali è il risultato di mesi di collaborazione con i migliori artigiani britannici. Nella sua pratica creativa l’impiego di tecniche tradizionali convive da sempre con una visione estetica estremamente contemporanea. Conosciuta e apprezzata a livello internazionale, i suoi lavori sono entrati a far parte di prestigiose collezioni private.Questa pubblicazione è dedicata all’opera site-specific realizzata da Kennedy per il Museo d’arte della Fondazione Luigi Rovati ed è parte di una nuova serie di monografie su importanti artisti contemporanei che hanno collaborato con la Fondazione. As Above So Below è uno specchio costituito da trentotto singoli pezzi riflettenti dalla particolare colorazione rosata, montati all’interno di una ricca decorazione floreale in legno intagliato. Rappresentazione del ciclo della natura, lo specchio riproduce nella parte bassa il mondo materiale, con rocce e grotte, mentre gli elementi vegetali che ne solcano la superficie simboleggiano l’ascesa al mondo spirituale, alla luce, all’infinito.Intervistata da Ben Weaver, Kennedy ripercorre la storia della commissione della grande specchiera, dall’ispirazione originaria alla sua evoluzione, elencando tutte le maestranze coinvolte. La pubblicazione è arricchita da un saggio di Dan Cruickshank sulla storia dell’intaglio britannico nell’architettura e nelle arti decorative del XVIII secolo, sulle differenze con l’intaglio continentale e sull’eredità di tale pratica, che rappresenta per Kennedy una fonte inesauribile di ispirazione.
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Marianna Kennedy. As above, so below

Dan Cruickshank, Marianna Kennedy, Ben Weaver

pagine: 76 pagine

Edizione bilingue Ita/EngMarianna Kennedy lavora da oltre venticinque anni nella nella sua casa-studio di Londra creando un numero limitato di pezzi di design artistico, ciascuno dei quali è il risultato di mesi di collaborazione con i migliori artigiani britannici. Nella sua pratica creativa l’impiego di tecniche tradizionali convive da sempre

Sul design

Anni Albers

pagine: 128 pagine

Al Black Mountain College, la scuola sperimentale nel North Carolina che aveva accolto i coniugi Albers in fuga dal nazismo, Anni era solita ripetere ai suoi studenti: «Bisogna esplorare luoghi dove nessuno prima di noi è mai stato». Un atteggiamento spregiudicato che non doveva tuttavia precludere uno sguardo retrospettivo capace di misurare i
Diego, l'altro Giacometti
Infaticabile assistente e paziente modello, Diego Giacometti ha condiviso con il fratello Alberto quarant’anni di vita e di lavoro, in un rapporto simbiotico tra i più intensi della storia dell’arte moderna.Il suo è un percorso creativo a cavallo tra scultura e design, con un approccio molto personale all’arte della decorazione: i mobili e gli oggetti da lui realizzati rincorrono un’eleganza asciutta e severa, impreziosita da sottili riferimenti a civiltà di altre epoche, a partire da quella etrusca, ed esaltata dalla predilezione per il bronzo. L’istintiva simpatia per gli animali lo porta a ritrarli spesso, anche nei mobili: la loro presenza non ha solamente una funzione ornamentale, ma trasforma la struttura stessa dell’oggetto animandone i volumi interni che, come le linee essenziali di un paesaggio, diventano ancora più leggeri e ariosi. Sono ideali che Diego condivide con il celebre arredatore d’interni Jean-Michel Frank, con cui collaborò in più occasioni.Oltre alle numerose committenze dei privati, Diego è sollecitato anche dalle istituzioni pubbliche, dal Musée national Marc Chagall fino alla commissione più prestigiosa: la proposta di realizzare, ormai ottantenne, la decorazione per il nuovo Musée Picasso di Parigi, sua consacrazione postuma, e definitiva, come artista.In questo catalogo, pubblicato in occasione della prima mostra italiana su Diego Giacometti presso la Fondazione Luigi Rovati, il curatore Casimiro Di Crescenzo ne traccia il profilo biografico, fa luce su molti aspetti della vita dei fratelli Giacometti a Parigi, puntualizza alcuni fatti e scopre novità interessanti, ricorrendo anche alla corrispondenza con i familiari. I quattro testi che introducono le sezioni delle opere descrivono i nuclei tematici della produzione di Diego (scultura, mobili e oggetti, raffigurazioni di animali), oltre che il già citato ruolo come modello di altri, del padre ma soprattutto di Alberto.Il catalogo è arricchito da testi di Roger Montandon, Eberhard W. Kornfeld, Henri Cartier-Bresson.
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Diego, l'altro Giacometti

pagine: 224 pagine

Infaticabile assistente e paziente modello, Diego Giacometti ha condiviso con il fratello Alberto quarant’anni di vita e di lavoro, in un rapporto simbiotico tra i più intensi della storia dell’arte moderna.Il suo è un percorso creativo a cavallo tra scultura e design, con un approccio molto personale all’arte della decorazione: i mobili e

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