fbevnts Saggi sull'antico - tutti i libri della collana Saggi sull'antico, Johan & Levi - Johan & Levi Editore
Vai al contenuto della pagina

Johan & Levi: Saggi sull'antico

La conquista del passato - Alle origini dell'archeologia
Il desiderio di indagare il passato è tra i sentimenti più antichi e duraturi dell’essere umano che, fin da quando ha preso coscienza di sé, ha interrogato il suolo alla ricerca di tracce di chi lo ha preceduto. Diversamente da ciò che si crede, infatti, l’attività dello scavo non è affatto un’invenzione rinascimentale, ma affonda le sue radici già nei primissimi imperi mesopotamici, egizi e cinesi. Da Khaemuaset, figlio di Ramesse II, passando per Esiodo, sant’Agostino, il conte di Caylus, giungendo fino a Darwin, le testimonianze lasciate nel tempo sono state lette e interpretate nei modi più diversi. Gli antichi sovrani cercavano le vestigia dei re venuti prima di loro al fine di legittimare il proprio potere; eruditi moderni analizzavano e classificavano i naturalia e gli artificialia ammirati nelle Wunderkammer; vi era anche chi portava avanti la ricerca in aperta sfida alle istituzioni, come Isaac La Peyrère, il cui scandaloso testo del XVII secolo teorizzava, per la prima volta dall’epoca classica, la presenza di una storia prima di Adamo. Con l’evoluzione della disciplina gli studiosi sono riusciti a liberarsi dal giogo dei testi sacri e della stessa pratica antiquaria, in un’ottica sempre più scientifica e universale.In questo brillante volume, supportato da una ricca selezione di fonti scritte e illustrate, Alain Schnapp traccia una vera e propria archeologia dell’archeologia, seguendo il progresso metodologico di una materia multiforme, che attinge alla filosofia, alla geologia, alla paleontologia e storiografia per risolvere gli enigmi fondativi della storia dell’uomo.La conquista del passato, pubblicato la prima volta nel 1994, torna dopo trent’anni in una nuova edizione.
Scopri

La conquista del passato

Alle origini dell'archeologia

Alain Schnapp

pagine: 368 pagine

Il desiderio di indagare il passato è tra i sentimenti più antichi e duraturi dell’essere umano che, fin da quando ha preso coscienza di sé, ha interrogato il suolo alla ricerca di tracce di chi lo ha preceduto. Diversamente da ciò che si crede, infatti, l’attività dello scavo non è affatto un’invenzione rinascimentale, ma affonda le su
Storia culturale degli Etruschi
Quella degli Etruschi è una cultura rimasta a lungo misteriosa che non ha mai smesso di conquistare l’attenzione di studiosi di tutte le epoche. Aperta ai decisivi influssi greci e orientali, ma proiettata anche verso le popolazioni vicine dell’Italia centrale e settentrionale, è riuscita a far arrivare la sua eco fino al di là delle Alpi.Di questo popolo, Sybille Haynes delinea il carattere peculiare e segue l’evoluzione storica, accompagnando i lettori tra i luoghi, i reperti e le testimonianze più significativi e affascinanti. Attraverso un vasto repertorio di fonti ne ricostruisce la vita e la morte, la religione, la lingua, l’architettura, l’arte e molto altro ancora: in particolare la condizione femminile è indagata con un’attenzione inedita. Dagli approfondimenti dedicati, infatti, emerge come le donne etrusche, almeno quelle di classe elevata, godessero di una sostanziale parità di considerazione sociale rispetto agli uomini e di una libertà tutt’altro che consueta per l’antichità.Un percorso per immagini permette di esplorare e osservare da vicino il mondo etrusco nell’ambito di un quadro complessivo la cui organizzazione è scandita seguendo le grandi tappe della sua storia, dalle origini fino all’annessione romana, lungo tutti i momenti di fioritura, crisi e rinascita. Un mondo che, posto al centro dei commerci e delle influenze del Mediterraneo, ha saputo assorbire, unificare e tramandare usi e costumi alle origini della nostra cultura.
Scopri

Storia culturale degli Etruschi

Sybille Haynes

pagine: 520 pagine

Quella degli Etruschi è una cultura rimasta a lungo misteriosa che non ha mai smesso di conquistare l’attenzione di studiosi di tutte le epoche. Aperta ai decisivi influssi greci e orientali, ma proiettata anche verso le popolazioni vicine dell’Italia centrale e settentrionale, è riuscita a far arrivare la sua eco fino al di là delle Alpi.Di
Vestire all'etrusca
A giudicare dalla varietà di indumenti raffigurati con abbondanza di dettagli nella produzione artistica degli Etruschi, questo popolo risentì di molteplici influenze culturali, anche in fatto di moda. Tanto che, se un vestire “all’etrusca” c’è stato, non sarebbe possibile immaginarlo fuori dal contesto delle relazioni commerciali e dei frequenti scambi tra i popoli del Mediterraneo e del Vicino Oriente.È il caso delle diverse varianti del chitone, veste di origine greca, ma anche di acconciature come la lunga treccia portata sulla schiena, di derivazione orientale, o del tutulus di importazione greca, declinato però secondo forme tipicamente locali.Per individuare i tratti più autoctoni della moda etrusca, Larissa Bonfante compie un’articolata analisi dei suoi sviluppi dall’VIII fino al V secolo a.C. Lo fa attraverso un ricco percorso iconografico che segue l’evoluzione dei singoli capi di vestiario, calzature, ornamenti e pettinature, sui quali le fonti scritte hanno lasciato scarse notizie. È grazie agli artisti, infatti, che conosciamo il gusto per il lusso che portava gli Etruschi a adornarsi di gioielli e accessori; l’abitudine di vestire indumenti cuciti su misura in opposizione a quelli ampi e fluenti dei Greci; la riluttanza nei confronti della nudità di questi ultimi e la passione per una vasta gamma di cappelli in contrasto con l’uso greco di andare a capo scoperto; o, ancora, l’usanza femminile di indossare abiti che altrove erano riservati agli uomini, come la tebenna semicircolare, il mantello corto infilato alla rovescia e le calzature con i lacci. Usanza che rifletteva la libertà di cui godevano le donne nella vita pubblica e nella società rispetto ad altre civiltà coeve.Per Bonfante l’abbigliamento diventa un documento storico importante per datare i reperti e attribuire un sesso, un rango sociale e perfino un nome alle figure rappresentate. Se la moda degli Etruschi è espressione delle influenze assorbite dai modelli greci e vicino-orientali e trasmesse poi al mondo romano, questa polarità non esclude lo spazio di uno stile specificamente etrusco.
Scopri

Vestire all'etrusca

Larissa Bonfante

pagine: 304 pagine

A giudicare dalla varietà di indumenti raffigurati con abbondanza di dettagli nella produzione artistica degli Etruschi, questo popolo risentì di molteplici influenze culturali, anche in fatto di moda. Tanto che, se un vestire “all’etrusca” c’è stato, non sarebbe possibile immaginarlo fuori dal contesto delle relazioni commerciali e dei

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.