- Chi siamo
-
Catalogo
Catalogo
-
Collane
Percorsi
Fondazione Luigi Rovati
Scopri tutti i libri
-
- Autori
- News & Eventi
- Contatti
- Buoni regalo
Giganteschi musei segreti spuntano oggi in terre di nessuno che eludono le sovranità nazionali e sbarrano l’accesso al pubblico. Sono i luoghi di stoccaggio esentasse, dove le opere ‒ pur restando sigillate nelle loro casse ‒ sono usate come valuta alternativa per la circolazione di capitali miliardari da una sponda all’altra del globo. Un’arte senza frontiere intrappolata in zone di transito permanente; un’arte immune da tasse ma non dall’obbligo di essere una risorsa, o una facciata.
È ancora pensabile produrre e perfino apprezzare l’arte in un’epoca come la nostra, sconvolta da guerre civili permanenti e in balìa di multinazionali pronte a capitalizzare una ricostruzione perpetua, magari impreziosendola con un museo d’avanguardia disegnato da un’archistar? Che valore hanno oggi istituzioni artistiche il cui principale obiettivo è imbellettare l’immagine pubblica di questo o quel regime? È ancora possibile restituire autonomia all’arte?
Scandagliando archivi di WikiLeaks e fake news, dark web e truffe sentimentali online, Steyerl individua con rabdomantica precisione una strategia di contrattacco e resistenza. Con scrittura affilata ricostruisce i tratti di un’arte capace di farsi pratica insurrezionale, libera da ogni imperativo di esibirsi, rappresentare, educare, incarnare valori o servire una causa o un padrone. Un’arte duty free, per rifuggire alla tentazione di farsi trascinare dentro l’abisso, inglobati dal rumore bianco della contemporaneità.
Nota della traduttrice
1. Un carrarmato sul piedistallo
2. Come uccidere la gente. Un problema di design
3. Il panico del Dasein totale: economie della presenza nel mondo dell’arte
4. Proxy politics: segnale e rumore
5. Un mare di dati: apofenia e (non) riconoscimento di pattern
6. Medya: l’autonomia delle immagini
7. Duty Free Art
8. Detriti digitali
9. Si chiamava Esperanza
10. International Disco Latin
11. Internet è morta?
12. Perché i giochi? Ovvero, gli artisti sono in grado di pensare?
13. Parliamo di fascismo
14. Se non avete pane, mangiatevi l’arte! L’arte contemporanea e i fascismi derivati
15. Strappare la realtà: punti ciechi e dati danneggiati in 3D