Umberto Boccioni - Gino Agnese - Johan & Levi - Libro Johan & Levi Editore
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Umberto Boccioni

L’artista che sfidò il futuro

Fautore di un’arte violentemente rivoluzionaria, Umberto Boccioni (1882-1916), pittore e scultore, è insieme a Marinetti il massimo esponente del Futurismo e il primo della sua cerchia ad aver captato la nuova sensibilità introdotta dal secolo delle tecnologie e della macchina. Non è un caso se fin da subito Apollinaire riconosce in lui il teorico del gruppo, colui che di lì a breve sintetizzerà nel celebre “camminatore” le proprie ricerche su un dinamismo quasi metafisico, di radice aristotelica.
Boccioni si distingue per il corso rapido dell’intelletto, per la singolarità dei suoi discorsi, che spaziano in ogni campo. Possiede i tratti della genialità, metabolizza letture ed esperienze, rilanciandole in straordinarie invenzioni che fissano i princìpi di una nuova estetica. Inseritosi nel solco di Balla negli anni dell’apprendistato romano, sarà però lui a trascinare il maestro nell’avventura del Manifesto dei pittori futuristi, nel 1910, a cui hanno già aderito Carrà, Severini e Russolo. Una brigata effervescente, con il poeta Marinetti nel ruolo di leader che mobilita ogni mezzo per lanciare i compagni verso la gloria internazionale, raggiunta nel febbraio del 1912 con la prima mostra futurista nella Parigi delle avanguardie. Un evento che Boccioni ha atteso come nessun altro nella sua vita e che ha calamitato ogni sua aspettativa. Sarà poi la volta di Londra, Bruxelles e Berlino, prima di riprendere la tournée italiana delle serate futuriste, dove il giovane artista darà ulteriori prove di una personalità magnetica, di un’intelligenza caustica.
Qualità, queste, che fanno presa anche sulle donne, alcune di nome illustre, come la critica d’arte Margherita Sarfatti, la scrittrice Sibilla Aleramo e la principessa Vittoria Colonna Caetani, passione ultima e disperata. Ma prima ancora su Ines, la donna-romanzo immortalata in tanti ritratti, una filigrana che attraversa la brevissima esistenza di Boccioni. Partito soldato volontario della Grande guerra, muore infatti a trentaquattro anni disarcionato da cavallo. Lascia un mistero sulla sua discendenza – svelato in queste pagine – e un’eredità grandiosa per il futuro dell’arte.

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Indice testuale

1. La nuvola dell’Etna 
2. Roma, millenovecento 
3. Lo scaffale della rivoluzione 
4. Scuola di Balla 
5. Solo con Ines 
6. I “poeti giovinetti” 
7. Pane e gloria 
8. Sa fuite de Rome 
9. Parigi o cara 
10. Tre mesi in Russia 
11. Le ali della musica 
12. Calle della Fava, Venezia 
13. Un viaggio in fumo 
14. L’amico rivale 
15. Le tre donne 
16. I primitivi di una nuova sensibilità 
17. Trionfale disastro napoletano 
18. Quest’estate “la città sale” 
19. Profezia: l’estetica virtuale 
20. La vita vertiginosa 
21. Missione segreta a Montmartre 
22. Voilà la gloire 
23. Evviva le suffragette! 
24. Doktor Borchardt compra tutto 
25. Madre materia 
26. La presa di Roma 
27. Rose, rose allo scultore 
28. Sibilla e il Vate 
29. Scoppia il teatro 
30. Patria di piazze 
31. Prima linea futurista 
32. Una Vela latina, un ultimo grido 
33. Giardino di sogno sul lago Maggiore 
34. Mia principessa 
35. Un fazzoletto tricolore 
36. Addii 
Postilla 
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