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Che cos’è la pornografia? Un mero fenomeno sociologico o addirittura una categoria estetica? E soprattutto: com’è cambiata la rappresentazione pornografica negli ultimi anni con l’evoluzione dei media? Con un ampio saggio che abbraccia vari ambiti della realtà contemporanea – dalla fotografia alla televisione, dalle arti visive al cinema, dalle performance al web –, Bruno Di Marino indaga le molteplici sfaccettature della scrittura dell’osceno: un’approfondita disamina storico-critica dall’Origine du monde ci porta, attraverso gli oggetti di Duchamp, le “stagioni” di Man Ray e le performance erotico-politiche, fin dietro le quinte del porno con le fotografie di Sultan e Greenfield-Sanders; approdiamo, quindi, al grande schermo con il fortunato connubio fra cinema sperimentale e mondo X-Rated nelle pellicole calde di maestri come Gioli e Warhol, con il found-footage pornografico e le nuove frontiere della videoarte e dei videoclip; infine, il decisivo passaggio dal privé alla rete, con il dischiudersi dell’universo infinito di YouPorn e la moltiplicazione di pratiche di scambio fra reale e immateriale sempre più ardite.
Negli ultimi due decenni si è dunque assistito a un processo di normalizzazione e insieme spettacolarizzazione della pornografia che ha definitivamente violato il suo tabù, anche – anzi, soprattutto – per il pubblico femminile, provocando un aumento incontrollato della produzione amatoriale e, di conseguenza, una crisi dell’hard professionale. Divenuta un archivio ipermediale frammentario e illimitato di forme, codici, linguaggi e immagini, la pornografia è ormai un mondo a cavallo tra fiction e realtà, che rischia di trasformare in una messa in scena perfino aspetti essenziali della quotidianità.
La piccola morte al lavoro. Per un’estetica dell’immagine pornografica
La legittimazione dell’immagine hard
Il porno è un genere?
Il visibile pornografico
Pornografia e desiderio
La scrittura del corpo Barthes/Sade
Produzione e consumo
Pornografie. L’osceno nell’arte contemporanea
In principio era Courbet
Gli oggetti di Duchamp e le “stagioni” di Man Ray
L’immaginario erotico dei surrealisti e oltre
Manichini e falli: l’oscenità tra grottesco e giocoso
La performance tra politica e sessualità
Fotografia e pornografia
Dietro le quinte del porno: Sultan e Greenfield-Sanders
Il porno, il pop e il kitsch
La pittura hard tra iperrealismo e nuovo espressionismo
Pellicole calde e creature in fiamme. Sperimentazione audiovisiva e cinema a luci rosse
Genet, Smith, Warhol
Serialità e ambiguità
Il found-footage pornografico
Le pellicole calde di Gioli
Desiato o l’eros formato Super 8
Kern e il cinema della trasgressione
l paradiso perduto di Roy Stuart
Pornografia, videoarte e videoclip
Quando l’hard diventa sperimentale
L’artcore di Blake e Ninn
Dal privé alla rete. Pratiche pornografiche di scambio tra reale e immateriale
L’immagine dello scambio
Oltre il vetro, dentro lo schermo
L’universo infinito di YouPorn
Atti osceni in luogo pubblico
La messa in scena di un contratto
Macchine celibi