Negli ultimi decenni la fotografia è assurta a simbolo internazionale della produzione artistica di Düsseldorf: la consolidata Scuola di Düsseldorf rappresenta oggi l’eccellenza di questo mezzo, che articola nel modo più variegato e innovativo. Allo straordinario successo del fenomeno, sviluppatosi in un contesto geografico e artistico ben preciso, non era seguita fino ad ora una trattazione approfondita. Il presente volume intende colmare la lacuna affrontando con organicità un movimento made in Germany che, per portata e risonanza globale, è paragonabile soltanto al Bauhaus negli anni venti del Novecento.Ne furono artefici Bernd e Hilla Becher, che istituirono la Classe di fotografia alla Kunstakademie di Düsseldorf nel 1976, proprio mentre la loro produzione basata su “tipologie” si stava affermando sulla scena artistica tedesca e internazionale.Partendo dal processo di rinnovamento della fotografia documentaria perseguito dai Becher con estrema coerenza e impegno, le tre generazioni di artisti della Scuola di Düsseldorf hanno considerevolmente ampliato la visione fotografica inoltrandosi con le loro opere nei territori della sperimentazione multimediale e dell’arte digitale.Oggi le opere degli ex allievi dei Becher, accolte nei principali musei internazionali e molto quotate sul mercato, sono una finestra aperta sugli sviluppi futuri della fotografia d’arte.Undici diverse posizioni estetiche, undici stili personali nello scandagliare le potenzialità del mezzo fotografico riuniti in un libro che presenta le immagini più significative selezionate insieme ai singoli artisti.Nel testo critico Stefan Gronert (1964) esamina il fenomeno soffermandosisui singoli protagonisti della Scuola di Düsseldorf. Storico dell’arte, curatore al Kunstmuseum di Bonn dal 1993, docente al Kunsthistorisches Institut dell’Università di Bonn dal 2001 nonché professore a contratto nelle università di Dresda e Colonia, ha dedicato numerose pubblicazioni e interventi alla fotografia del XX e XXI secolo.Prefazione di Lothar Schirmer.
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