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Calzini sporchi, palloni gonfiabili, squali in formaldeide, asini tassidermizzati, e poi sassi gettati per terra, tanta pornografia e molta coprofilia. Dissacrazione, nonsense, divertimento inutile sembrano le nuove categorie dell’arte contemporanea, in cui solo il mercato definisce il valore di un’opera, e ogni giudizio estetico è bandito. Oggi niente ha più senso se non il marchio di fabbrica dell’artista che genera, al di là del risultato, arte come il melo fa le mele, obbedendo al cieco verbo della produzione e del guadagno, mentre i musei del contemporaneo, vuoti esoscheletri senza contenuti, certificano i prezzi di questi nuovi “titoli spazzatura”.
Nessun problema se questa nuova arte non aspirasse al paragone con l’arte della Tradizione, a confrontarsi con i grandi del passato. Per essa bisognerebbe trovare un nuovo nome, una nuova categoria per una nuova tassonomia in cui comprendere tutte quelle cose brutte, insensate, spesso mal formate, che però si autodefiniscono arte.
Per quest’ultime, Angelo Crespi s’inventa il termine sgunz, affondando la lama dell’osservatore disincantato e competente nel marcio dell’attuale sistema: critici, curators, galleristi, giovani e vecchi artisti di fama, tutti al tempo stesso vittime e fautori di un meccanismo che non fa altro che perpetuare se stesso. Sulla scia di una consolidata scuola di pensiero che va da Robert Hughes a Jean Clair, un pamphlet che si pone come un manuale di sopravvivenza in una giungla sempre più intricata, una scialuppa di salvataggio per chiunque senta di aver perso la bussola, per chi naviga controcorrente e crede ancora nell’arte.
Quella vera.
Prodromo o dei calzini sporchi
Teoria e fine della Teoria
Dissacrazione e divertimento
L’aura e l’incorniciamento
Il Museo concentrazionario
Epilogo. Picasso, Jay-z e Lady Gaga
Bibliografia
Documentato, incisivo, colto e irriverente nei confronti della "nuova religione" dell'arte contemporanea. Nello stesso tempo sintetico e pure facile da leggere. Il re è nudo e lo sapevamo tutti, ma sentirlo dire da un esperto fa bene al cuore.
Fonte IBS
Buon libro, non impegnativo.
Libro di poche pagine, molto gradevole, per nulla impegnativo, con aneddoti vari... Finalmente qualcuno che dice in modo anche convincente che non tutto quello che passa per la testa a una persona (che la società definisce "artista") è arte...
Fonte Amazon
La (ovvia) verità sull'arte contemporanea.
Uno dei pochi libri che dicono la verità sulla cosiddetta arte contemporanea. Una verità semplicissima e ovvia, ma che, come nella favola dei vestiti dell'imperatore, nessuno vuole dire. Ma Crespi la dice.
Fonte Amazon
Il re è nudo.
Libro fondamentale per capire che l'arte contemporanea è pura fuffa (o truffa).
Purtroppo non sono bastate le teste di Modigliani per zittire i critici d'arte. Lo apprezzeranno solo coloro che ne sono già convinti
Gli altri diranno che non capiamo l'arte.
Fonte Amazon