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Hybris
La fabbrica del mostro nell'arte moderna. Omuncoli, giganti e acefali
- ISBN: 978-88-6010-152-5
- Anno: 2015
- Pagine: 166
- Formato: 15,5 x 23 cm
- Illustrazioni: 63 b/n
- Prezzo: 24,00 €
Un tempo eccezione e curiosità, il mostruoso è diventato un oggetto comune dell’esperienza e ha finito per invadere tutto con le sue forme inquiete e devianti che si allontanano dall’armonia del canone classico. In una sconcertante variazione di prospettiva, la dismisura, la hybris, è diventata la regola. Il precipizio si apre nell’anno 1895: le numerose scoperte e teorie rivoluzionarie che lo caratterizzano – il cinema la psicoanalisi, le ricerche neurologiche di Penfield e i primi studi sull’isteria, i raggi x – impediscono agli artisti di continuare a rappresentare il corpo così come si è fatto finora.
Jean Clair disseziona l’estetica moderna con il suo proliferare di forme mostruose, smisurate, a partire dagli albori con Goya, fino alle inquietudini della pittura simbolista di Redon e alle ibridazioni del Novecento con Miró, Ernst, Duchamp, Grosz, Picasso, Giacometti, Balthus. Lo fa attraverso tre figure esemplari che si innestano nel tessuto dei secoli diventando tormentati paradigmi: l’omuncolo, deformato e disarticolato; il gigante, che passando per Swift e Voltaire finirà poi per incarnare la follia mortifera della rivoluzione che divora i propri figli; l’acefalo celebrato da Bataille, il cui corpo mutilato è il disturbante figlio della ghigliottina.
L’autore ci conduce alla ricerca di uno sguardo sul contemporaneo, raccogliendo l’eredità di un lavoro trentennale. Proseguendo l’esplorazione di tematiche già affrontate in mostre quali “Identità e alterità” e “Crime et châtiment”, Clair delinea un percorso che si snoda nel tempo e nelle sue forme terrificanti, eccessive, che si impongono con la perentorietà delle evidenze e diventano strumento per misurarsi con i disorientamenti del presente dominato dalla hybris. Una nuova creatura mostruosa si manifesta allora sotto una luce inedita: colossale, decapitata, contenitore insensato di una massa immensa, informe e convulsa. È il museo globale.
- Note sull'autore
- Sommario
- Rassegna stampa
- Approfondimenti
Jean Clair (1940), storico dell’arte e saggista, è stato curatore al Musée d’art moderne e al Centre Pompidou e ha diretto il Musée Picasso fino al 2005. Direttore della Biennale di Venezia nell’anno del suo centenario, ha curato numerose mostre internazionali e pubblicato importanti saggi su artisti (Duchamp, Balthus) e sulle derive dell’arte contemporanea. Dal 2008 è membro dell’Académie française.
1. Prologo
Al di là del bello e del brutto
2. L’ingresso dei mostri
1895: un’anatomia impossibile
3. Nascita dell’omuncolo
“La bellezza sarà convulsa”
4. Il ritorno dei titani
Figure del gigante, dall’Illuminismo ai nostri tempi
5. La ghigliottina e il clavicembalo
6. Nascita dell’acefalo
7. Il museo e la morte
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