Negli ultimi vent’anni, l’impatto di Internet e dei social media sulla nostra attenzione è diventato un tema centrale. Se le modalità di consumo dell’arte e della performance contemporanee si sono evolute sotto la pressione delle tecnologie digitali, queste nuove forme di fruizione hanno ridefinito lo status sociale e materiale delle opere stesse. In quattro saggi, la storica dell’arte e critica Claire Bishop analizza le tendenze artistiche più attuali, come la “research-based art” (installazioni sovraccariche di documenti), le esposizioni performative che si protraggono per settimane, gli interventi artistici nello spazio pubblico e il revival dell’architettura modernista nell’arte contemporanea. Questa indagine su alcune delle opere più importanti della performance e delle arti visive recentissime è volta a mostrare come si basino su una spettatorialità ibrida, un fenomeno che prevede l’interazione sociale e l’uso degli smartphone come parte integrante della fruizione artistica.
Tracciando un percorso che attraversa gli ultimi tre decenni, grazie a una chiara e lucida analisi critica, Bishop offre al lettore nuovi strumenti di comprensione dell’arte contemporanea, inserendo le sue riflessioni in un ampio contesto storico e sociale. Il libro è rivolto a professionisti e studenti di storia dell’arte, ed è destinato a diventare un testo chiave per lo studio dell’arte e della cultura digitale.