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Armi improprie

Lo stato della critica d’arte in Italia

Nel manifesto l’Antitradizione futurista, pubblicato nel 1913, Apollinaire riserva «mer…de aux critiques». Poco più di cento anni dopo quel j’accuse ha conservato, intatta, la sua forza scandalosa. Dov’è la critica, oggi? Condannata a una lenta eutanasia, è diventata un genere residuale: la figura del critico è stata sostituita da quella del curatore.
Eppure, proprio nell’epoca in cui le opere d’arte sono divenute sempre più criptiche, questa pratica legata alle origini della modernità avrebbe un ruolo decisivo. Per non permettere che l’esoterismo e la volatilità di tante esperienze artistiche attuali ci escludano dal piacere. E per creare un sentimento di prossimità nei confronti di creazioni non di rado respingenti.
Ma, per avere ancora un senso, la critica non può che ripartire dalle sue ragioni originarie. Rimodulare, attraverso le parole, i segni dipinti. Riaffermare la centralità dell’opera. Raccontare in che modo un quadro è nato e che cosa rappresenta; quali erano gli obiettivi del suo autore; come egli si è formato; che tecniche ha adoperato; che relazioni ha intrattenuto con la società in cui si è trovato ad agire; a quali simboli ha rimandato. E ancora: insegnare a vedere meglio ciò che è in evidenza, ma anche ciò che si nasconde nell’ombra. Infine, non lasciarsi sedurre dal mito dell’eterno cominciamento, per darsi come inquieta storia del presente. E, insieme, come esercizio “parziale, appassionato, politico” (per dirla con Baudelaire).
Di questa filosofia, con sensibilità e culture diverse e lontane, si sono fatti interpreti critici come, tra gli altri, Roberto Longhi e Lionello Venturi, Giulio Carlo Argan e Francesco Arcangeli, Cesare Brandi e Filiberto Menna, Giuliano Briganti ed Emilio Villa, Germano Celant e Achille Bonito Oliva, Carla Lonzi e Lea Vergine. All’attualità della loro lezione è dedicato Armi improprie. Che suggerisce un viaggio appassionante tra idee, teorie, libri, articoli, progetti, mostre, esperienze corsare. Disegnando così i contorni di un possibile canone della critica d’arte italiana del XX secolo.
A cura di
Argomento Critica
Collana Saggi d'arte
Editore Johan & Levi
Dimensioni 15,5x23 cm
Pagine 384 pagine
Illustrazioni 9 immagini b/n
Pubblicazione 03/2024
ISBN 9788860103505
 

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Indice testuale

Introduzione – Mer…de aux critiques di Vincenzo Trione

Parte prima – Per una biblioteca possibile
Introduzione – Anna Luigia De Simone
Il mondo di ieri. Storia dell’arte e critica – Anna Ottani Cavina
Racconto d’idee. Storia, critica, impegno. Giulio Carlo Argan, L’arte moderna. 1770-1970, 1970 – Vincenzo Trione
Sotto il tempo e più in là del mondo. Emilio Villa primordiale, odierno, futuro – Andrea Cortellessa
Filiberto Menna e le linee analitiche del contemporaneo – Roberto Pinto
Enrico Crispolti. Dalla storiografia rinnovata alla critica militante – Luca Beatrice
Achille Bonito Oliva e il passo dello strabismo – Stefano Chiodi
Francesca Alinovi, una vertigine critica – Teresa Macrì
Natura pictrix. Adalgisa Lugli e il meraviglioso – Riccardo Venturi
Jole de Sanna. Un’idea di forma – Elio Grazioli

Asterischi. La funzione del pubblico. Una ricerca tra arte e filosofia
– Leonardo Caffo

Parte seconda – Critica e storia dell’arte
Introduzione – Anna Luigia De Simone
Palatina: una rivista di arte e letteratura a Parma (1957-1966) – Claudio Zambianchi
«La facciamo questa rivistina?»: uno sguardo dietro le quinte di Paragone – Ambra Cascone
Appunti intorno a “Gli ultimi naturalisti” (1954) di Francesco Arcangeli e l’ambiente di Paragone – Giorgio Motisi
Roberto Salvini e Commentari: proposte di critica d’arte – Simone Ferrari
Il Mondo, la strega e il fumoir: Eugenio Battisti (1954-1963) – Camilla Balbi
L’arte, fuori dall’arte. Carlo Ludovico Ragghianti su Critica d’Arte – Valentino Catricalà

Parte terza – La critica sulle riviste
Introduzione – Anna Luigia De Simone
La critica multiforme. Gillo Dorfles sulle pagine di aut aut – Angelo Di Modica
Lionello Venturi: il critico militante tra le pagine dell’Espresso (1955-1961) – Yasmin Riyahi
«Sul filo delle esposizioni», le recensioni di Pierre Restany sulle pagine di Domus – Vincenzo Di Rosa
Carla Lonzi, Marcatrè e dintorni. Il ruolo della critica tra potere e militanza – Irene Sofia Comi
Verso una con-fusione dei linguaggi: i contributi di Germano Celant su Casabella dal 1965 al 1967 – Laura Conconi
Per una critica femminista dell’arte: Annemarie Sauzeau su Data – Laura Iamurri
La tecnologia come forma simbolica. Renato Barilli sull’Espresso (1974-1999) – Anna Luigia De Simone
«Non una rivista d’informazione»: lo spazio della critica nella Città di Riga – Giorgio Di Domenico

Parte quarta – La critica sui giornali
Introduzione – Anna Luigia De Simone
«Con la mia voce senza concessioni a nessuno.» Marcello Venturoli critico d’arte di Paese Sera (1949-1963) – Cristiana Antonelli
Contemporaneità vs avanguardia. Cesare Brandi al Corriere della Sera (1957-1986) – Anna Luigia De Simone
“Cronache artistiche e culturali.” Marisa Volpi sulle pagine del quotidiano socialista Avanti! – Sonia Chianchiano
Maurizio Fagiolo dell’Arco. Il tempo dell’Avanti! – Laura Cherubini
«La linea critica dov’è? “Hard to meet”, direbbe un americano»: Lea Vergine sul manifesto – Valentina Bartalesi
Giovanni Testori critico d’arte al Corriere della Sera – Davide Dall’Ombra
Cronache di un parricidio. Giuliano Briganti e l’“affare de Chirico” sulle pagine della Repubblica – Camilla Balbi
Fotografia come ideologia. Arturo Carlo Quintavalle e il Corriere della Sera – Gianluigi Colin

Asterischi. La libertà sensibile
– Emanuele Coccia

Parte quinta – La critica degli artisti
Introduzione – Anna Luigia De Simone
Alberto Savinio, scrittura critica e immagine, tra le riviste Colonna e Il Broletto (1933-1935) – Tommaso Casini e Stefano Romiti
La rivista come “autoritratto d’ambiente”: il ruolo di Fabio Mauri per l’Almanacco Letterario Bompiani – Martina Rossi
La “critica operante”. Vincenzo Agnetti sulle pagine di Domus – Federica Boragina
Quando il fotografo è anche critico. Luigi Ghirri per Weekend (1984-1987) – Fabrizio Gitto
Nuovi possibili paradigmi critici e interpretativi negli anni ottanta: la “rubrica” di Corrado Levi su Flash Art – Giulia Zompa
Milano, Italia, Mondo: Emilio Tadini al Corriere della Sera – Giacomo Raccis
Dialoghi. Breve storia dei convegni sulla critica d’arte in Italia (1963-1991) – Vincenzo Di Rosa

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