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BookCity Milano | 16.11 - ore 14.30

13 nov 2023
BookCity Milano | 16.11 - ore 14.30
Secondo Walter Benjamin il cinema aveva messo in crisi una convinzione salda sin da Eraclito: ovvero la solitudine invalicabile del sognatore, unico spettatore delle proprie visioni notturne. L’avvento dei media di massa riproduce infatti l’universo onirico in una dimensione esteriorizzata e collettiva fino ad allora sconosciuta. Non solo: i media stessi sono stati spesso raccontati dall’estetica e dalla teoria del cinema come sogni tecnologicamente implementati, capaci di inglobarci in universi altri o rivelare i nostri desideri più reconditi. Ma cosa avviene oggi con una nuova forma dell’esperienza resa possibile dalla realtà virtuale, che immerge nell’illusione di un’immagine inglobante e gli permette un’interazione articolata con i soggetti e oggetti che la popolano? In che modo l’illusione del sogno ci permette di leggere quella presente oggi negli ambienti virtuali? Per rispondere a questi quesiti, proporremo un dibattito a metà strada tra estetica, cinema e arte contemporanea.

Giovedì 16 novembre | ore 14.30
Sogni elettrici. Il sogno tra media, arte e virtualità
Con Pietro Conte, Elena Dagrada, Roberto Diodato, Ruggero Eugeni, Giancarlo Grossi ed Elisabetta Modena
Università degli Studi di Milano

Biblioteca di Filosofia - Cortile Ghiacciaia
Via Festa del Perdono 7, Milano

Ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria: bookcitymilano.it
La notte dei simulacri - Sogno, cinema, realtà virtuale
Avvolti dalle spire della notte, tutti noi abitiamo spazi in cui i suoni, le immagini e le persone che ci circondano sembrano vividi e tangibili. Ma una volta aperti gli occhi, l’incantesimo si spezza e queste apparizioni tinte di follia o di stupore si rivelano soltanto un sogno. A pensarci bene, è ciò che accade anche durante una simulazione di realtà virtuale, un’esperienza multisensoriale in cui il flusso degli eventi può essere interrotto semplicemente sollevando il visore, proprio come in un brusco risveglio.Mondo onirico e virtuale condividono infatti molto più di quanto si creda: entrambi fanno del punto di vista soggettivo il centro assoluto, e soprattutto entrambi configurano una relazione estetica con l’immagine che comincia a essere indagata a partire dall’Ottocento – il secolo che più ha insistito nel portare alla luce i meccanismi del sogno – e trova con l’avvento delle tecnologie digitali la sua piena e compiuta realizzazione. Nel mezzo, a fare da ponte mediale, il cinema, che nel Novecento ha dato forma a fantasie e incubi traghettando l’esperienza immersiva fuori dalla rigida bidimensionalità dello schermo, “bucandone” la superficie proprio come Buster Keaton in uno dei suoi più celebri film.Scopriremo quindi che cosa i primi sensazionali panorami e ciclorami hanno in comune con la new media art di Zoe Beloff e Char Davies, come Topolino vada a braccetto con Cocteau e Kurosawa e in che modo i moderni dispositivi VR possono essere considerati un’evoluzione delle mascherine per dormire: una ricognizione archeologica nella storia dei media e nel concetto di immersività che apre la strada alla comprensione di un nuovo tipo di orizzonte artistico, proiettato oltre il puro dato visivo.
Scopri

La notte dei simulacri

Sogno, cinema, realtà virtuale

Giancarlo Grossi

pagine: 197 pagine

Avvolti dalle spire della notte, tutti noi abitiamo spazi in cui i suoni, le immagini e le persone che ci circondano sembrano vividi e tangibili. Ma una volta aperti gli occhi, l’incantesimo si spezza e queste apparizioni tinte di follia o di stupore si rivelano soltanto un sogno. A pensarci bene, è ciò che accade anche durante una simulazione

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