fbevnts La dittatura della fantasia - Remo Bianco - Johan & Levi - Libro Johan & Levi Editore
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La dittatura della fantasia

Collage autobiografico

Un lungo ricovero in ospedale costringe Remo Bianco a fermarsi e fare il punto della propria vita, «come certi marinai in mare fanno il punto esatto della rotta, calcolando la distanza dall’obiettivo». Siamo nel 1982 e l’artista sente che il termine di questo tragitto, iniziato nel famigerato 1922, è prossimo. Alle sue spalle, un multiforme corpus di opere sempre al passo con la più audace avanguardia: dal periodo spazialista sotto l’ascendente di Fontana fino alle serie e alle performance più concettuali ideate nell’orbita dei fratelli Cardazzo e spesso in anticipo sulle sperimentazioni d’oltralpe, passando per quei Collages avviati all’indomani della scoperta di Pollock e che ora gli suggeriscono il metodo con cui ricucire insieme le proprie memorie.
Perché fra un’urografia e una gastroscopia sembra che Bianco si diverta a scompaginare i tasselli della propria esistenza per poi ricomporli evitando il banalizzante succedersi di nascita, infanzia, adolescenza, maturità preferendo, come nei suoi assemblaggi, un ordine “zigzaghino” che assecondi il suo temperamento anarcoide. Così, ricordi, pensieri sull’arte, idee per opere future e progetti incompiuti si intrecciano e si sovrappongono. Ogni pagina di questi “appunti” ci illustra l’eclettica facoltà di Bianco di accogliere tutto quanto la vita gli offre – amori, letture, incontri, viaggi – piegandolo alle proprie esigenze, trasformandolo in intuizioni poetiche e folli, come quella di sostituire al campanile di San Marco un’enorme Pagoda.
A puntellare questo coacervo di pensieri in libertà, alcuni aneddoti circostanziati – dai risvolti fortemente umoristici a tratti licenziosi – con compagni d’avventura d’eccezione come de Pisis, Joppolo e Hains. Bianco ce li racconta senza risparmiarci i dettagli più scabrosi, a conferma che per lui dire autobiografico «equivale a mostrare le proprie mutande sporche, ovvero a dire la verità».

Con una prefazione di Sharon Hecker.
Scritto da
Argomento Protagonisti
Collana Biografie
Editore Johan & Levi
Dimensioni 15,5x23cm
Pagine 244 pagine
Illustrazioni 50 immagini bn e 11 colore
Pubblicazione 03/2022
ISBN 9788860103215
media voto
5/5 su 1 recensione
 

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Indice testuale

Prefazione. Ceci n’est pas une autobiographie di Sharon Hecker
Appunti diario x autobiografia
Cronologia

Ho acquistato questo libro perché desideravo avvicinarmi maggiormente alla figura di Remo Bianco, protagonista del mondo dell’arte dello scorso secolo. Questi appunti autobiografici non offrono soltanto un valido scorcio del clima artistico novecentesco nella vulcanica Milano, ma raccolgono una serie di riflessioni, aneddoti, tormenti, che consentono di entrare in forte contatto con l’artista. Ciò che più mi ha impressionato, leggendo, è il tono brioso, la franchezza e la chiarezza di ragionamento di Bianco; soprattutto mi ha colpito quella sincerità con cui l’artista si rivolge al lettore, nemmeno come se fosse il suo più grande amico, ma quasi come se fosse uno psicoterapeuta. Infatti Remo Bianco non tace i suoi drammi, le sue forti opinioni, le sue perversioni, gli eventi più scioccanti accaduti a livello personale. Nel testo vita e arte ovviamente vanno mescolandosi, così ho potuto comprendere anche la freschezza di pensiero dell’artista quando matura fantasiose idee per nuove mostre e opere d’arte.

Fonte Amazon

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La dittatura della fantasia
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