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Milano è città cara a Orhan Pamuk, premio Nobel per la letteratura nel 2006 e autore nel 2008 del Museo dell’innocenza, romanzo concepito in assoluta simultaneità con l’omonimo museo di Istanbul, aperto al pubblico qualche anno dopo l’uscita del libro. In entrambi, realtà e finzione si intrecciano in un progetto che sfida le categorie e sollecita a interrogarsi non solo sulle relazioni tra scrittura e realtà e tra manufatto artistico e oggetto d’uso, ma sullo statuto stesso dell’opera d’arte e quello del suo contenitore, il museo. Centro focale della duplice impresa è il rapporto che si instaura tra parola, immagine e rappresentazione, intendendo per “immagine” tutto ciò che pertiene al visuale.
La giovanile aspirazione di Pamuk a diventare artista – con disegni che non riproducevano la natura, gli oggetti e le strade ma le forme della sua mente – ha nutrito la raffinata sensibilità visiva dell’autore che permea l’intero romanzo, in cui la stessa Milano gioca un ruolo significativo. È in questa città che muore il protagonista Kemal, dopo aver visitato per l’ultima volta il Museo Bagatti Valsecchi, ed è sempre a Milano che nel gennaio del 2017 l’Accademia di Brera ha conferito a Pamuk il diploma honoris causa, dedicandogli un convegno i cui contenuti sono raccolti in questo volume. Insieme alla lectio magistralis di Pamuk, alla laudatio di Salvatore Settis e ai contributi di studiosi di diversi ambiti disciplinari intorno all’“operazione” Museo dell’innocenza, sono qui presentati alcuni testi dello scrittore turco sulla sua poetica museale, fra cui uno inedito scaturito proprio dai dialoghi delle giornate meneghine.
L’importanza e l’attualità del pensiero di Pamuk, in relazione non solo alle più recenti concezioni museografiche e museologiche, ma anche alla ricerca di artisti contemporanei che concepiscono la collezione come forma d’arte, sono così fortemente ribadite: la sua opera di letterato-artista si fa espressione di una precisa volontà non di raccontare la “Storia”, ma di far rinascere “storie” all’interno di una visione che è utopistica e reale insieme.
Prefazione - Laura Lombardi
PARTE PRIMA
Introduzione - Salvatore Settis
Arte e letteratura in tempi difficili - Orhan Pamuk
Modesto manifesto per i musei - Orhan Pamuk
Piccoli musei - Orhan Pamuk
PARTE SECONDA
Il museo, gli oggetti, la memoria dei luoghi. Spunti di riflessione per un nuovo modo di raccontare la città - Nadia Barrella
Un museo tutto per sé. Biografie in esposizione - Stefania Zuliani
Ritratto dello scrittore-collezionista: Orhan Pamuk e la nuova “arte delle collezioni” - Thierry Dufrêne
Il museo reale - Elio Grazioli
La visita numero 5723 di Kemal Basmaci: il Museo Bagatti Valsecchidi Milano - Lucia Pini
Storie milanesi di musei e cataloghi. Pensando all’Innocenza degli oggetti - Rossana Sacchi
Istanbul è una donna. Genealogie topiche del “Museo” - Massimiliano Rossi
L’orecchino di Füsun - Daniele Pilla
Orhan Pamuk, Flaubert e gli oggetti estensione dello stato d’animo - Laura Lombardi
Raccogliendo cicche di sigaretta. L’infraordinario diventa opera - Francesco Tedeschi
Tra facts e fiction. La letteratura come costruzione di realtà - Roberto Pinto