fbevnts RICHARD ROGERS A BOLOGNA | 25 SETTEMBRE - ORE 11
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RICHARD ROGERS A BOLOGNA | 25 SETTEMBRE - ORE 11

25 set 2018
RICHARD ROGERS A BOLOGNA | 25 SETTEMBRE - ORE 11

Ospite di Cersaie-Salone Internazionale della Ceramica, l’architetto Lord Richard Rogers terrà una lectio magistralis preceduta dall’introduzione dello storico dell’architettura Francesco Dal Co.

Pritzker Prize per l’architettura nel 2007, Rogers vanta una straordinaria esperienza nell’ambito della pianificazione territoriale urbana, avendo lavorato ai suoi principali progetti in città quali Londra, Berlino, Firenze, New York e Shangai.

La sua autobiografia Un posto per tutti. Vita, architettura e società giusta è un’improvvisazione jazz in cui si amalgamano memorie personali e idee per una società migliore. Scienziato e artista, Rogers sostiene che i progetti più riusciti non nascono semplicemente dalle richieste del committente, ma da un lavoro di squadra che cerca di rispondere a problematiche culturali più ampie, come nel caso del Centre Pompidou realizzato con Renzo Piano, una delle opere più iconiche della storia museale contemporanea: un grande contenitore culturale aperto verso la città, «un posto per tutti, giovani e vecchi, poveri e ricchi, di ogni religione e nazionalità, un incrocio tra la vitalità di Times Square e la ricchezza culturale del British Museum».

Alla lectio magistralis seguirà il book signing.

 

Martedì 25 settembre | ore 11.00

Cersaie-BolognaFiere | Palazzo dei Congressi

Piazza della Costituzione – Bologna

Per info: www.cersaie.it

Un posto per tutti - Vita, architettura e società giusta
Molto più di una semplice autobiografia, questo libro è un’improvvisazione jazz in cui si amalgamano memorie personali e idee per una società migliore. Raccoglie progetti, disegni e fotografie, collaborazioni e dispute. L’autore vi esprime la sua passione per le grandi città e gli spazi pubblici, il suo amore per la famiglia e gli amici, la sua fiducia nell’istruzione e nella cittadinanza attiva. In qualunque modo lo si voglia leggere, farà comprendere come l’architettura sia uno strumento fondamentale per far fronte alle due grandi sfide della nostra epoca: le disuguaglianze sociali e il cambiamento climatico.Nato a Firenze nel 1933 fra gli arredi modernisti del cugino Ernesto Nathan Rogers e una vista sulla cupola del Brunelleschi, Richard Rogers intuisce presto che la buona architettura deve riflettere i mutamenti della tecnologia e lo spirito della propria epoca. Così, terminati gli studi a Yale – dove incontra il futuro socio Norman Foster – s’imbarca in un road trip alla ricerca di idee e soluzioni progettuali innovative: le tinte forti della California e del Messico, le strutture aperte dell’architettura industriale, la leggerezza e il gioco di trasparenze delle Case Study Houses sono una grande fonte di ispirazione ed entrano per sempre in quel vocabolario visivo che porta con sé tornando a Londra. Parkside – la casa costruita per i suoi genitori a Wimbledon fra il 1968 e il 1969 – è il primo frutto dell’esperienza americana e contiene in nuce tutto il suo ethos architettonico: l’uso audace del colore e di elementi prefabbricati ecosostenibili, il valore della trasparenza e della flessibilità. È il prototipo di un edificio che si presta a molteplici cambiamenti d’uso, incarnando il noto diktat “lunga durata, ampia adattabilità, bassa energia”. È anche l’ultimo progetto di edilizia familiare prima di essere inghiottito – insieme a Renzo Piano – nel vortice del concorso per un importante edificio pubblico nel bel mezzo di Parigi.Oggi, a più di quarant’anni dal diluvio di critiche che ne accompagnò la costruzione e l’apertura, il Centre Pompidou continua a essere un’icona indiscussa della modernità e uno dei cuori pulsanti della vita cittadina, a dimostrare che l’architettura ha il potere di modellare le nostre vite: quella buona umanizza e civilizza, quella cattiva brutalizza.
Scopri

Un posto per tutti

Vita, architettura e società giusta

Richard Rogers

pagine: 372 pagine

Molto più di una semplice autobiografia, questo libro è un’improvvisazione jazz in cui si amalgamano memorie personali e idee per una società migliore. Raccoglie progetti, disegni e fotografie, collaborazioni e dispute. L’autore vi esprime la sua passione per le grandi città e gli spazi pubblici, il suo amore per la famiglia e gli amici, la
36,00

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