MEDARDO ROSSO A SIENA | 2 APRILE - ORE 18
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MEDARDO ROSSO A SIENA | 2 APRILE - ORE 18

2 apr 2019
MEDARDO ROSSO A SIENA | 2 APRILE - ORE 18

Sharon Hecker sarà ospite dell’Università degli Studi di Siena, Dipartimento di Scienze Storiche e dei Beni Culturali, per la presentazione del suo saggio Un monumento al momento. Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea.

Medardo Rosso è stato una figura chiave nella transizione dalle forme scultoree tradizionali a quelle più sperimentali che troveranno pieno sviluppo nel XX secolo: sono moltissimi gli artisti che riconoscono in lui il padre della scultura contemporanea, da Constantin Brancusi, Alberto Giacometti e Henry Moore ad Arturo Martini e Lucio Fontana, da Luciano Fabro, Giuseppe Penone, Marisa Merz e Giovanni Anselmo a Thomas Schütte, Tony Cragg, Urs Fischer e Francesco Lo Savio. Rivoluzionario Rosso lo è stato non solo per aver modernizzato il medium in fatto di iconografia, stile e significato della scultura monumentale – che da eterna e celebrativa diventa antieroica e incline a cogliere gli stati transitori della vita moderna – ma anche per avere saputo travalicare le barriere geografiche in un’epoca in cui l’arte era ancora fortemente definita dai confini nazionali.

 

Martedì 2 aprile - ore 18.00

Università degli Studi di Siena

Palazzo di Fieravecchia, Aula H

Via di Fieravecchia 19, Siena

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Un monumento al momento - Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea
Artista amato dagli artisti, a cominciare da Boccioni che ne elogia la carica sovversiva, Medardo Rosso (1858-1928) è autore di un’opera rivoluzionaria che non ha cessato di influenzare ogni nuova generazione di scultori. Precursore di tendenze che hanno trovato pieno sviluppo solo nel Novecento, Rosso ha avuto una fortuna postuma straordinaria, lasciando segni indelebili su artisti come Brancusi, Giacometti e Moore, ma anche su numerosi contemporanei: Fabro ha dichiarato un sostanziale debito nei suoi confronti, e Anselmo, di fronte alle sculture in cera, riconosce come la materia forgiata da Rosso vibri dall’interno, quasi avesse un cuore pulsante. Fin dagli esordi, Rosso si pone un obiettivo irriverente: dematerializzare la scultura monumentale, che da eterna e celebrativa si fa con lui antieroica e capace di cogliere la fugacità del momento. Rivoluzionario lo è, però, anche nel travalicare le barriere geografiche in un’epoca in cui l’arte è fortemente definita dai confini nazionali. Cresciuto all’indomani dell’Unità d’Italia e disilluso dalle mancate promesse del Risorgimento, lascia il paese nel 1889 per trasferirsi a Parigi dove trascorrerà buona parte della sua vita. Emigrato per scelta e cosmopolita per vocazione, la sua personalità indomita lo rende ostile ad appartenenze di sorta, ma ricettivo verso ogni stimolo della modernità, dai nuovi canali di comunicazione ai progressi della fotografia, che gli consentono di attingere a una varietà di fonti visive e, a sua volta, di far circolare la propria opera come mai prima. Lavorando su piccola scala, inoltre, Rosso rende la più statica e pesante delle arti un prodotto facilmente trasportabile, in linea con le strategie poco ortodosse che elabora per promuovere il proprio lavoro.Questo saggio è il primo a collocare l’attività di Rosso in una prospettiva storica e transnazionale offrendo un’alternativa al racconto canonico sulla nascita della scultura moderna. Se da sempre si è assegnato a Rodin il ruolo di isolato ed eroico innovatore, Sharon Hecker restituisce il giusto peso a un artista che ha anticipato molte pratiche divenute oggi comuni nel vocabolario artistico globale.
Scopri

Un monumento al momento

Medardo Rosso e le origini della scultura contemporanea

Sharon Hecker

pagine: 320 pagine

Artista amato dagli artisti, a cominciare da Boccioni che ne elogia la carica sovversiva, Medardo Rosso (1858-1928) è autore di un’opera rivoluzionaria che non ha cessato di influenzare ogni nuova generazione di scultori. Precursore di tendenze che hanno trovato pieno sviluppo solo nel Novecento, Rosso ha avuto una fortuna postuma straordinaria,
33,00

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