fbevnts Lina Bo Bardi a Firenze | 21.11 - ore 18.00
Vai al contenuto della pagina

Lina Bo Bardi a Firenze | 21.11 - ore 18.00

23 set 2024
Lina Bo Bardi a Firenze | 21.11 - ore 18.00
“Gli architetti devono avere un contatto profondo con il vivere, perché il vivere è tutto”: queste le parole di Lina Bo Bardi quando, nel 1946, si imbarca per Rio de Janeiro, lasciando alle spalle le rovine di un paese devastato dalla guerra.

Sarà in Brasile che Lina porterà a maturazione la sua originale voce di progettista, designer, curatrice e scenografa. I suoi edifici più celebrati – il Museu de Arte de São Paulo, la Casa de Vidro e il Centro SESC Pompéia – rispecchiano la sua idea di un’architettura che ha come fulcro la collettività, il rapporto con la natura e la tradizione. In questo volume Zeuler R. Lima restituisce la complessità di una professionista fuori dagli schemi.

L’incontro si inserisce nel progetto “Serie continua”, il ciclo di presentazioni di libri a tema architettura organizzato da Fondazione Architetti Firenze.


Giovedì 21 novembre | ore 18.00
Zeuler R. Lima con Elisabetta Pieri
Modera Silvia Moretti
Saluti introduttivi Silvia Ricceri


Fondazione Architetti Firenze
Palazzina Reale
Piazza della Stazione 50, Firenze
Incontro aperto al pubblico con ingresso libero

In collaborazione con Libreria Alfani
La dea stanca - Vita di Lina Bo Bardi
«Gli architetti devono avere un contatto profondo con il vivere, perché il vivere è tutto»: sembra avere già in mente queste parole Lina Bo Bardi quando nel 1946 si imbarca, occhi curiosi e mente aperta, per Rio de Janeiro, lasciandosi alle spalle le rovine di un paese devastato dalla guerra. Porta con sé Achillina, la ragazza sprezzante che sapeva farsi notare sfidando i retaggi e le regole sociali, e Lina Bo, la giovane e tenace professionista che, dopo gli studi a Roma con Marcello Piacentini, a Milano aveva lottato per la propria indipendenza in un mondo di uomini ed era diventata codirettrice di Domus, stimata da Gio Ponti, Bruno Zevi e dal futuro marito Pietro Maria Bardi.Traducendo nel pensiero e nella prassi un’esistenza in continua metamorfosi, è in Brasile che Lina porta a maturazione la sua originale voce di progettista, designer, curatrice e scenografa. I suoi edifici più celebrati – il Museu de Arte de São Paulo, la Casa de Vidro e il centro SESC Pompéia – rispecchiano l’idea di un’architettura che ha come fulcro la collettività, il rapporto con la natura e la tradizione popolare, un’architettura modernissima e anticonvenzionale.In questo ritratto frutto di vent’anni di ricerca, Zeuler R. Lima restituisce la complessità di una donna fuori dagli schemi che ha attraversato le proprie contraddizioni senza timidezze, oscillando tra impulsi rivoluzionari e un’indole inguaribilmente malinconica. L’autore non sottrae mai al racconto della sua vita la sua metà d’ombra, quella che fatalmente si proietta su Lina nella foto sul ponte della nave mentre attraversa l’Atlantico, quasi a illustrare l’epiteto che Valentino Bompiani aveva coniato per lei, “la dea stanca”: una solitaria ribelle la cui eredità intellettuale è oggi viva più che mai.
Scopri

La dea stanca

Vita di Lina Bo Bardi

Zeuler R. Lima

pagine: 396 pagine

«Gli architetti devono avere un contatto profondo con il vivere, perché il vivere è tutto»: sembra avere già in mente queste parole Lina Bo Bardi quando nel 1946 si imbarca, occhi curiosi e mente aperta, per Rio de Janeiro, lasciandosi alle spalle le rovine di un paese devastato dalla guerra. Porta con sé Achillina, la ragazza sprezzante che
40,00

Inserisci un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con un asterisco*
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.