“Gli architetti devono avere un contatto profondo con il vivere, perché il vivere è tutto”: queste le parole di Lina Bo Bardi quando, nel 1946, si imbarca per Rio de Janeiro, lasciando alle spalle le rovine di un paese devastato dalla guerra.
Sarà in Brasile che Lina porterà a maturazione la sua originale voce di progettista, designer, curatrice e scenografa. I suoi edifici più celebrati – il Museu de Arte de São Paulo, la Casa de Vidro e il Centro SESC Pompéia – rispecchiano la sua idea di un’architettura che ha come fulcro la collettività, il rapporto con la natura e la tradizione. In questo volume Zeuler R. Lima restituisce la complessità di una professionista fuori dagli schemi.
L’incontro si inserisce nel progetto “Serie continua”, il ciclo di presentazioni di libri a tema architettura organizzato da Fondazione Architetti Firenze.
Giovedì 21 novembre | ore 18.00 Zeuler R. Lima con Elisabetta Pieri Modera Silvia Moretti Saluti introduttivi Silvia Ricceri
Fondazione Architetti Firenze Palazzina Reale Piazza della Stazione 50, Firenze Incontro aperto al pubblico con ingresso libero
«Gli architetti devono avere un contatto profondo con il vivere, perché il vivere è tutto»: sembra avere già in mente queste parole Lina Bo Bardi quando nel 1946 si imbarca, occhi curiosi e mente aperta, per Rio de Janeiro, lasciandosi alle spalle le rovine di un paese devastato dalla guerra. Porta con sé Achillina, la ragazza sprezzante che
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