14 mag 2020
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Quando nel 1906 si trova faccia a faccia con lo scandaloso Le Bonheur de vivre di Matisse, Sergej Ščukin è colto da un fremito che a stento riesce a controllare. È l’inizio di un legame complice e fecondo, grazie a cui nasceranno capolavori come La Danse e La Musique.
Rampollo di un’illustre famiglia moscovita, a poco più di cinquant’anni Ščukin è un consumato collezionista con un vissuto importante alle spalle. Già da un decennio, dopo avere risollevato le sorti dell’impresa tessile paterna, ha preso a frequentare Parigi dove può ammirare i pittori d’avanguardia esposti ai salon: sono i Monet, i Degas, i Cézanne, i Gauguin e i Van Gogh che vanno via via a rivestire con le loro tinte oltraggiose le pareti di palazzo Trubeckoj, seguiti da un corpus di ben trentotto Matisse e cinquanta Picasso.
Nell’inquadrare le vicende dell’uomo e del mecenate, Natalia Semënova e André Delocque non possono fare a meno di rievocare anche il destino dei fratelli che hanno giocato un ruolo decisivo nella sua avventura: emblemi dei diversi volti del collezionismo, Nikolaj, Pëtr, Dmitrij e Ivan Ščukin hanno contribuito con le loro raccolte ad arricchire il patrimonio dei musei russi. Insieme a loro Sergej è protagonista di una saga familiare che intreccia la turbinosa storia della Russia a cavallo tra il XIX e il XX secolo con quella della rivoluzione artistica che negli stessi anni ha sconvolto l’Europa.
Leggi qui un estratto.
Autori: Natalia Semënova e André Delocque
Traduzione: Ximena Rodríguez Bradford
Collana: Biografie
ISBN: 978-88-6010-237-9
Pagine: 335
Prezzo: 32,00 €
eBook: 978-88-6010-259-1
Prezzo: 21,99 €
Un collezionista visionario nella Russia degli zar
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