13 set 2017
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Da che mondo è mondo il rapporto tra la fisicità corporea e il corpo inteso come tramite di un’immagine è stato al centro della ricerca di filosofi e artisti. Ciò non è mai stato tanto vero come nei tableaux vivants, opere in cui modelli e attori rappresentano una scena, come in un quadro vivente.
Nel volume, ampiamente illustrato, Flaminio Gualdoni ripercorre la storia di questa forma d’arte che fonda le proprie origini nelle cronache di Plinio il Vecchio su Butade di Sicione e la necessità di sostituire il reale, e si consolida poi con le sacre rappresentazioni medievali e le celebrazioni dei fasti del potere nel Rinascimento. È tuttavia con il Settecento francese e l’Ottocento inglese che il genere arriva al successo popolare, diventando narrazione visiva e abbandonando i canoni del sacro a favore di una sensualità carnale. Agli inizi del Novecento, i tableaux vivants troveranno nella fotografia e nel cinema le loro forme più evolute e i richiami più forti e un nuovo, consolidato scenario nell’arte moderna e contemporanea con artisti come Gilbert & George, Luigi Ontani, Cindy Sherman, Bill Viola, Robert Wilson, Vanessa Beecroft, Andres Serrano, Joel Peter Witkin, che ne ripropongono la logica estetica e concettuale nei vari repertori linguistici d’oggi.
Autore: Flaminio Gualdoni
Collana: Parole e immagini
ISBN: 978-88-6010-189-1
Pagine: 192
Prezzo: 21,00 €
Tableaux vivants da san Francesco a Bill Viola
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