Libri di Wilhelm Dorow - libri Johan & Levi Editore
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Wilhelm Dorow

autore
Johan & Levi
Wilhelm Dorow (22 marzo 1790 - 16 dicembre 1845) è stato un diplomatico, archeologo, storico tedesco, autore di scritti biografici e fondatore del Museo delle antichità Rheinisch-Westfälischer a Bonn. Dopo la morte prematura di suo padre, Dorow fu accolto da Hans Jakob von Auerswald a Marienburg, dove frequentò anche la scuola. Nel 1806 tornò a Königsberg. Su consiglio dello zio Johann Friedrich Reichardt, ottenne una posizione commerciale presso una casa commerciale a Königsberg, ma continuò i suoi studi filosofici e matematici sotto la guida del consigliere di guerra Karl Gottlieb Bock (1746–1830), allievo di Kant e amico di Herder. Alla lunga, però, l'attività commerciale non gli piaceva. Dorow iniziò a studiare archeologia. Senza conoscenze specialistiche, ma con notevole spirito imprenditoriale, iniziò fruttuosi scavi a Wiesbaden e nel maggio 1818 Hardenberg sviluppò un piano per una gestione centrale degli sforzi di antichità nelle nuove parti renano-vestfaliane della Prussia, che Hardenberg approvò pienamente. L'11 gennaio 1819 fu nominato Hofrat , nell'ottobre 1819 conseguì il dottorato presso l' Università di Marburgo e il 4 gennaio 1820 fu nominato direttore dell'amministrazione per l'archeologia della Renania e della Vestfalia. Si stabilì a Bonn e progettò di trasferire la sua collezione a Colonia insieme ai possedimenti sparsi in tutta la provinciama incontrò la resistenza della comunità accademica e del Ministero dell'Istruzione, incoraggiati dall'influenza calante di Hardenberg. Una commissione accademica diede una valutazione negativa delle sue qualifiche professionali, il 29 luglio 1822 fu sollevato dall'incarico e dopo la morte di Hardenberg avvenuta il 19 dicembre 1822 andò in pensione con metà del suo stipendio. Nonostante il suo breve mandato, si è guadagnato un merito duraturo come fondatore del Museo delle antichità renano-vestfaliane , precursore dell'odierno Rheinisches Landesmuseum Bonn .


Libri dell'autore

Viaggio archeologico nell'antica Etruria
La civiltà etrusca e i luoghi che ne furono la culla sono tutt’oggi studiati anche grazie ai diari di viaggio del Grand Tour, intrapreso da eminenti personaggi come l’esploratore ed etruscologo George Dennis, l’acquarellista Samuel James Ainsley o Elizabeth Hamilton Gray, figura pionieristica dell'etruscologia ottocentesca al femminile. Precursore di questi nomi illustri è Wilhelm Dorow, diplomatico alla corte di Federico Guglielmo III di Prussia, storico, letterato, orientalista ma soprattutto archeologo e collezionista di antichità, tra i primi a viaggiare tra le città dell’antica Etruria con l’attenzione dello studioso, documentando le ricchezze artistiche e archeologiche dell’entroterra senese e aretino con Cortona, Chiusi e Arezzo.Pubblicato quasi vent’anni prima del celebre The Cities and Cemeteries of Etruria di George Dennis, il taccuino di Dorow rappresenta un tassello cruciale per la storia dell’etruscologia e del collezionismo antiquario ed è qui tradotto dall’edizione francese del 1829 e completo delle sedici tavole originali. Dedicato a Bertel Thorvaldsen, con cui Dorow intrattenne negli anni scambi epistolari e dal quale ricevette parole di apprezzamento per la propria collezione, documenta il viaggio intrapreso da Firenze nell’estate del 1827.Accompagnato dal cavaliere Francesco Inghirami, autore – tra le altre – della poderosa opera illustrata Monumenti Etruschi, e dall’artista Giuseppe Lucherini, che aveva l’incarico di riprodurre gli antichi reperti, Dorow si distingue in modo netto dai colleghi inglesi: con una profonda conoscenza del contesto italiano, a lui si devono annotazioni di un’arguzia e precisione indiscusse e per questo ancora di estrema utilità per lo studio archeologico contemporaneo. Il resoconto delle sue visite ai luoghi che conservano i più importanti lasciti etruschi e alle principali collezioni private di antichità etrusche si accompagna a una descrizione dettagliata dei reperti, resa possibile anche grazie ai disegni minuziosi di Lucherini. Emerge da queste pagine una sorta di istantanea dell’Etruria del XIX secolo, che fa risaltare il fondamentale contributo di Dorow nella ricostruzione storica delle collezioni e delle loro sorti, nonché nel decisivo passaggio da un puro interesse antiquario allo studio scientifico del mondo etrusco.
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Viaggio archeologico nell'antica Etruria

Wilhelm Dorow

pagine: 164 pagine

La civiltà etrusca e i luoghi che ne furono la culla sono tutt’oggi studiati anche grazie ai diari di viaggio del Grand Tour, intrapreso da eminenti personaggi come l’esploratore ed etruscologo George Dennis, l’acquarellista Samuel James Ainsley o Elizabeth Hamilton Gray, figura pionieristica dell'etruscologia ottocentesca al femminile. Prec
 

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