«Le immagini e gli oggetti scelti da Giulio Iacchetti nel suo grande abbecedario di forme suscitano in noi una felicità di natura infantile. Sprizzano l’allegria delle persone risolte, capaci di dimenticare lo sforzo speso nella ricerca della soluzione.» Dalla postfazione di Cino Zucchi
Cino Zucchi paragona il libro Semplici formalità di Giulio Iacchetti a un abbecedario di oggetti accomunati dall’apparire semplici, ma che in realtà tali non lo sono. Perché fare cose semplici è operazione più difficile che fare cose difficili, come ci avverte lo stesso Zucchi, citando Leopardi: «non è difficile il fare una cosa difficile, difficilmente, ma in modo che paia facile».
Con un linguaggio chiaro, Iacchetti ci mostra come il raggiungimento della semplicità porti alla perfezione. Il Bello è la conseguenza del Giusto, direbbe Munari. Ogni oggetto di Semplici formalità è, infatti, una breve lezione del design “giusto”: perfetto e non perfettibile, dotato di sintesi, a volte adattabile al mutare dei tempi e capace di generare nuovi buoni progetti. Caratteristiche e qualità di un design e di un modo di procedere che possiamo riconoscere anche nel lavoro di Iacchetti.
SALUTI ISTITUZIONALI Prof. Pasquale Domenico Toce, presidente dell’Istituto Del Design Prof.ssa Maria Sinatra, direttore dell’Istituto Del Design Dott. Guido Santilio, presidente ADI Associazione Disegno Industriale, delegazione Puglia e Basilicata MODERANO Prof.ssa Stefania Galante, docente di Design Prof.ssa Rosaria Copeta, docente Cultura del Progetto
INTERVIENE Giulio Iacchetti, Designer e autore del libro
Venerdì 24 giugno | ore 18.30 Istituto del Design Via Pasquale Vena 66/C, Matera Ingresso libero
Come flora e fauna dei nostri paesaggi domestici e urbani, esistono oggetti che ci sfilano sotto gli occhi ogni giorno: utili e umili, alcuni li troviamo ordinati nello stipetto del bagno o nella dispensa della cucina, altri sul tavolo di lavoro, per le strade oppure in giardino. Sono le “semplici formalità”, radiosi esempi di un design effica
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