PHILIPPE COSTAMAGNA A MILANO | 17 MAGGIO - ORE 18.30
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PHILIPPE COSTAMAGNA A MILANO | 17 MAGGIO - ORE 18.30

17 mag 2018
PHILIPPE COSTAMAGNA A MILANO | 17 MAGGIO - ORE 18.30

Johan & Levi editore è lieta di invitare alla conversazione tra Philippe Costamagna, Philippe Daverio, Stefania Mason e Carlo Orsi che si terrà presso la Pinacoteca di Brera - Sala della Passione. La conversazione prende spunto dal saggio di Costamagna Avventure di un occhio.

«Grazie a quel raggio di sole provvidenziale, si era appena rivelato sotto i nostri occhi il Cristo crocifisso di Bronzino, che l'artista aveva realizzato per la famiglia fiorentina dei Panciatichi intorno al 1540 e che fino a quel momento gli esperti di pittura fiorentina di quel periodo avevano dato per disperso.»

Capita che durante una gita al museo per ammazzare il tempo lo sguardo si posi su un Cristo in croce e che proprio in quell'istante un raggio di sole ne illumini le unghie − riconoscibili fra mille per la levigata lucentezza − svelando un Bronzino a lungo ricercato.

Dagli studi con Sylvie Béguin e presso la fondazione Longhi di Firenze alla formazione sul campo bazzicando in lungo e in largo le chiese del centro Italia Costamagna, fra i maggiori studiosi di pittura italiana del Cinquecento, ripercorre i momenti fondamentali della costruzione della sua singolare carriera di connoisseur, intrecciando alla propria esperienza personale la storia dei personaggi che hanno contribuito a fondare e consolidare la storia dell'arte come disciplina. E ci introduce ai ferri e ai trucchi di un mestiere in perenne equilibrio fra la necessità del rigore scientifico e le gratificazioni offerte dal mercato dell'arte e dal mondo dei collezionisti, evidenziando le trappole più comuni in cui perfino l'occhio più esperto può incorrere.

 

Al termine della conversazione Costamagna sarà disponibile per firmare copie del volume.

Prenota la tua copia firmata qui.

 

Giovedì 17 maggio - ore 18.30

Pinacoteca di Brera - Sala della Passione

Via Brera 28 - Milano

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Avventure di un occhio
Come esistono nasi che, forti di un prodigioso fiuto, inventano i profumi, così esistono occhi in grado di rivelare la paternità di un dipinto. Se a un occhio esperto bastano pochi istanti per identificare l’autore di un’opera rimasta per secoli nell’ombra, è perché dopo lunghi anni di addestramento sa isolare dettagli che contano più di un’impronta digitale. L’intuito e le conoscenze acquisite, però, non sempre sono sufficienti a stanare un capolavoro: le scoperte più sensazionali avvengono spesso grazie a un evento del tutto fortuito.Capita per esempio che lo sguardo si posi su un Cristo in croce appeso nella galleria di un museo visitato per caso, e che proprio in quell’istante un raggio di sole ne illumini le unghie − riconoscibili fra mille per la levigata lucentezza− svelando un Bronzino a lungo ricercato e dato per disperso. Epiloghi come questo la dicono lunga su un’attività che assomiglia molto a quella del detective. Sulle tracce di quadri smarriti, il connoisseur si affida a una rete di  informatori e, indizio su indizio, fatica non poco prima di mettere insieme i pezzi del puzzle. Il suo sguardo non si lascia dirottare da restauri scellerati, da precedenti attribuzioni eccessivamente disinvolte e dal proliferare dei falsi, ma si immerge dentro la vita dei dipinti. Se vi vedesse soltanto delle immagini, se non fosse così sensibile da riuscire a entrarvi, non arriverebbe mai a capirli.Philippe Costamagna, appartenente a quello sparuto gruppo di iniziati chiamati ad autenticare tele anonime in ogni angolo del mondo, ci svela trucchi e insidie di una professione in perenne equilibrio fra le necessità del rigore scientifico e le gratificazioni offerte da mercanti e collezionisti spesso abbagliati da interessi personali. Un racconto che fonde memorie private, riflessioni sui ferri del mestiere, curiosità storiche e aneddoti succulenti sullevicende di alcuni illustri predecessori del calibro di Berenson, Longhi e Zeri: tre uomini e tre personaggi radicalmente diversi tra loro, nelle cui straordinarie fototeche si sono formate generazioni di studiosi e che hanno segnato, ciascuno con le proprie stravaganze, la misteriosa arte dell’attribuzionismo. 
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Avventure di un occhio

Philippe Costamagna

pagine: 192 pagine

Come esistono nasi che, forti di un prodigioso fiuto, inventano i profumi, così esistono occhi in grado di rivelare la paternità di un dipinto. Se a un occhio esperto bastano pochi istanti per identificare l’autore di un’opera rimasta per secoli nell’ombra, è perché dopo lunghi anni di addestramento sa isolare dettagli che contano
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