IL CAPITALE IGNORANTE A FINALE LIGURE | 15.02 - ORE 18
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IL CAPITALE IGNORANTE A FINALE LIGURE | 15.02 - ORE 18

15 feb 2020
IL CAPITALE IGNORANTE A FINALE LIGURE | 15.02 - ORE 18

Marco Meneguzzo sarà ospite del Complesso Monumentale di Santa Caterina a Finale Ligure per la presentazione de Il capitale ignorante. Ovvero come l'ignoranza sta cambiando l'arte, un saggio sui cambiamenti intervenuti nel gusto del collezionismo, nel sistema di diffusione dell’arte e nell’arte stessa. 

L'evento si terrà nell'ambito della mostra "La linea analitica della linea" a cura di Riccardo Zelatore, un approfondimento linguistico sulla pittura aniconica contemporanea attraverso le opere di Piero Dorazio, Paolo Iacchetti, Sol LeWitt, Paolo Minoli, Mario Nigro, Lorenzo Taini e David Tremlett. Tutti autori che considerano la pittura come riflessione sugli strumenti stessi di questa disciplina – linea e colore – e sull'impatto che essi hanno sulla percezione e sulla mente dello spettatore.

 

Sabato 15 febbraio | ore 18.00

Complesso Monumentale di Santa Caterina, Auditorium

Piazza Santa Caterina, Finale Ligure 

Per info. 019 680954

Ingresso libero

Il capitale ignorante - Ovvero come l'ignoranza sta cambiando l'arte
Incultura, finanza e globalizzazione stanno rapidamente spingendo i linguaggi dell’arte in un cul-de-sac. Il tramonto definitivo delle avanguardie e l’erosione del potere intellettuale che le puntellava, insieme all’immagine dell’arte come status symbol, hanno favorito l’ascesa di un collezionismo che, sprovvisto di un’adeguata conoscenza del proprio oggetto del desiderio, ha tuttavia imposto nuove regole del gioco e provocato un radicale appiattimento del gusto. Se un tempo, infatti, il collezionismo – che del gusto è il frutto tangibile, la visualizzazione plastica – era appannaggio di un’aristocrazia colta e carismatica, in grado di conferire legittimità e autorevolezza alla battaglia delle idee, oggi è alla ricerca soprattutto di consenso, e tratta l’oggetto d’arte alla stregua di un souvenir bell’e pronto cui si chiede di essere riconoscibile quanto l’immagine della Tour Eiffel, familiare anche a chi a Parigi non ci è mai stato. Guidato da conformismo e dotato di ingenti capitali, sceglie opere-trofeo con l’unico scopo di testimoniare la sua appartenenza non più a un’élite di conoscitori, ma al club degli affluenti. Dal canto suo, l’artista, perso di fatto il ruolo antagonistico che lo teneva al riparo dalle mode, non oppone più resistenza a questo assetto omologante. È costretto a inseguire il successo economico e produce un’arte “obbediente”, attenta ai diktat del marketing e del gusto globalizzato, a scapito di quell’autonomia che era stata il suo vanto e la sua forza fino a pochi decenni fa.Polemico e pungente fin dal titolo, questo agile saggio narra i cambiamenti intervenuti nello spirito del tempo, nel gusto del collezionismo, nel sistema di diffusione dell’arte e in ultima istanza nell’arte stessa, in accordo con i mutamenti intercorsi negli ultimi trentacinque anni anche in campo sociale, geopolitico ed economico.
Scopri

Il capitale ignorante

Ovvero come l'ignoranza sta cambiando l'arte

Marco Meneguzzo

pagine: 135 pagine

Incultura, finanza e globalizzazione stanno rapidamente spingendo i linguaggi dell’arte in un cul-de-sac. Il tramonto definitivo delle avanguardie e l’erosione del potere intellettuale che le puntellava, insieme all’immagine dell’arte come status symbol, hanno favorito l’ascesa di un collezionismo che, sprovvisto di un’adeguata conoscen
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