30 mag 2019
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Alla base di questo agile saggio di Marco Meneguzzo vi è la questione controversa del gusto, tanto nel suo significato generale quanto nella sua declinazione attuale. Quello del gusto, infatti, è un concetto ricorrente e abusato, e tuttavia oggetto di definizioni spesso vaghe e stereotipate. Partendo dall’assunto che il collezionismo è il risultato tangibile di uno specifico gusto, Meneguzzo affronta una serie di questioni relative ai cambiamenti che questa pratica ha subito nell’arco dei secoli e in particolare degli ultimi decenni, quando il moltiplicarsi dei linguaggi e dei codici espressivi ha fatto sì che il gusto, da categoria estetica ben definita, diventasse categoria indecifrabile e aleatoria.
Analizzato da una prospettiva storica, il tema non disdegna riferimenti diretti alla realtà odierna: qual è il destino di un collezionismo che non fa più riferimento a un club esclusivo di esperti appassionati, non richiede più alcuna competenza specifica ed è vittima di un conformismo agevolato dalla disponibilità economica e da una superficialità condivisa su base globale?
Autore: Marco Meneguzzo
Collana: Non solo saggi
ISBN: 978-88-6010-221-8
Pagine: 136
Prezzo: 13,00 €
Ovvero come l'ignoranza sta cambiando l'arte
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