DELIRIOUS MUSEUM. UN VIAGGIO DAL LOUVRE A LAS VEGAS
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DELIRIOUS MUSEUM. UN VIAGGIO DAL LOUVRE A LAS VEGAS

23 ott 2017
DELIRIOUS MUSEUM. UN VIAGGIO DAL LOUVRE A LAS VEGAS

Tra il flâneur e il situazionista, Calum Storrie immagina un percorso ideale attraverso varie città (Londra, Parigi, Berlino, New York, Los Angeles, Las Vegas) che lo porta a imbattersi in una serie di architetture e ambienti (non solo edifici, ma anche opere d’arte e mostre storiche) definiti “musei deliranti”, ovvero luoghi che reinterpretano il modello tradizionale del museo – e della mostra-display − mettendo in atto una sorta di détournement.

Il suo discorso procede saltando a più riprese dal presente al passato e viceversa, con una narrazione disarticolata che nasce, come l’arte stessa, da un montaggio anacronistico di tracce e frammenti, attraverso un ventaglio di esempi emblematici.

I suoi casi studio comprendono la casa-museo di Sir John Soane (la collezione di frammenti); le catacombe e i cimiteri di Londra e Parigi (il museo-mausoleo); i progetti di Carlo Scarpa (il museo-labirinto, in senso spaziale ma anche temporale); l’architettura modernista come ultimo baluardo dell’utopia, che si esprime nel paradigma della spirale (il Guggenheim di Wright) e del suo movimento verso il basso e non più verso l’alto; e, con il postmodernismo, l’apoteosi del museo delirante, nelle sue varie declinazioni: da Gehry, Koolhaas (suo il saggio-manifesto Delirious New York, da cui Storrie riprende in parte il titolo per il libro) e Liebeskind, fino alle cosiddette città-palinsesti come Los Angeles e Las Vegas.

 

Autore: Calum Storrie

Collana: Parole e immagini

ISBN: 978-88-6010-196-9

Pagine: 256

Prezzo: 26,00 €

Delirious Museum - Un viaggio dal Louvre a Las Vegas
Indossando i panni sia del flâneur che del situazionista, Calum Storrie si imbarca in un immaginario percorso alla scoperta di città ed epoche diverse che lo porta a perlustrare una serie di ambienti – luoghi pubblici, architetture, ma anche mostre storiche e opere d’arte – tutti possibili incarnazioni del concetto di “museo delirante”. Luogo inafferrabile per eccellenza, il Delirious Museum reinterpreta o ridefinisce il modello museale tradizionale attraverso un détournement che prende corpo nel rifiuto di una narrazione lineare in favore di una forma disarticolata, composta – come l'arte stessa – da un montaggio anacronistico di tracce e frammenti. Sono gli echi di una città che ha invaso il museo (ma anche il contrario) spalancandolo alla vita e rendendo i suoi significati fluidi e mutevoli. Il furto della Gioconda, nel 1911, segna un primo contagio. Portato in strada, il capolavoro di Leonardo diventa nomade e fa il suo ingresso nella modernità. I surrealisti se ne impossessano per i propri fini: Duchamp le aggiunge baffi e pizzetto, Dalí la trasforma in autoritratto. Con il ritorno del dipinto, il germe del Delirious Museum è ormai entrato al Louvre, e dai suoi corridoi si propaga per le vie di quella Parigi già esplorata da Baudelaire, poi da Benjamin, Aragon e Breton. Una città onirica e porosa, provvista di fenditure che ne lasciano intravedere realtà parallele, nate dal caso e da un certo grado di caos. Sulle tracce di possibili derive, l'autore si imbatte negli allestimenti di El Lissitzky e Kiesler e negli objets trouvés di Cornell e Warhol, si perde nella collezione di Soane, nell'architettura museale di Libeskind e nel museo-labirinto di Carlo Scarpa. È infine con il postmodernismo che il Delirious Museum raggiunge l'apoteosi nelle sue diverse declinazioni: dai progetti di Gehry e Koolhaas, fino a spettacolari città-palinsesto come Los Angeles e Las Vegas. Ricettacolo di aneddoti e fatti arcani, questo libro-wunderkammer riesamina i confini evanescenti fra i musei e le città che li contengono. Lo fa attraverso una narrazione rizomatica che, imitando ciò che descrive, procede dal presente al passato per poi tornare al contemporaneo e stabilire infine un rapporto simbiotico tra lo spazio e la sua memoria.
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Delirious Museum

Un viaggio dal Louvre a Las Vegas

Calum Storrie

pagine: 256 pagine

Indossando i panni sia del flâneur che del situazionista, Calum Storrie si imbarca in un immaginario percorso alla scoperta di città ed epoche diverse che lo porta a perlustrare una serie di ambienti – luoghi pubblici, architetture, ma anche mostre storiche e opere d’arte – tutti possibili incarnazioni del concetto di “museo delirante”.
25,00

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