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Duty Free Art
L'arte nell'epoca della guerra civile planetaria
- ISBN: 9788860102140
- Anno: 2018
- Pagine: 212
- Formato: 15,5 x 23 cm
- Illustrazioni: 37 bn
- Prezzo: 22,00 €
Giganteschi musei segreti spuntano oggi in terre di nessuno che eludono le sovranità nazionali e sbarrano l’accesso al pubblico. Sono i luoghi di stoccaggio esentasse, dove le opere ‒ pur restando sigillate nelle loro casse ‒ sono usate come valuta alternativa per la circolazione di capitali miliardari da una sponda all’altra del globo. Un’arte senza frontiere intrappolata in zone di transito permanente; un’arte immune da tasse ma non dall’obbligo di essere una risorsa, o una facciata.
È ancora pensabile produrre e perfino apprezzare l’arte in un’epoca come la nostra, sconvolta da guerre civili permanenti e in balìa di multinazionali pronte a capitalizzare una ricostruzione perpetua, magari impreziosendola con un museo d’avanguardia disegnato da un’archistar? Che valore hanno oggi istituzioni artistiche il cui principale obiettivo è imbellettare l’immagine pubblica di questo o quel regime? È ancora possibile restituire autonomia all’arte?
Scandagliando archivi di WikiLeaks e fake news, dark web e truffe sentimentali online, Steyerl individua con rabdomantica precisione una strategia di contrattacco e resistenza. Con scrittura affilata ricostruisce i tratti di un’arte capace di farsi pratica insurrezionale, libera da ogni imperativo di esibirsi, rappresentare, educare, incarnare valori o servire una causa o un padrone. Un’arte duty free, per rifuggire alla tentazione di farsi trascinare dentro l’abisso, inglobati dal rumore bianco della contemporaneità.
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Hito Steyerl è una delle più importanti videoartiste contemporanee. La sua opera ‒ che indaga i rapporti fra arte, filosofia e politica ‒ è nella collezione permanente della Tate Modern ed è stata esposta in molti musei, fra cui il MOCA di Los Angeles, il Reina Sofía di Madrid, l’ICA di Londra, oltre che alle biennali di Venezia e di Shanghai, a documenta e a Manifesta. Steyerl scrive su numerose riviste specializzate e insegna New Media Art alla Universität der Künste Berlin. Duty Free Art è il suo primo libro tradotto in italiano.
Nota della traduttrice
1. Un carrarmato sul piedistallo
2. Come uccidere la gente. Un problema di design
3. Il panico del Dasein totale: economie della presenza nel mondo dell’arte
4. Proxy politics: segnale e rumore
5. Un mare di dati: apofenia e (non) riconoscimento di pattern
6. Medya: l’autonomia delle immagini
7. Duty Free Art
8. Detriti digitali
9. Si chiamava Esperanza
10. International Disco Latin
11. Internet è morta?
12. Perché i giochi? Ovvero, gli artisti sono in grado di pensare?
13. Parliamo di fascismo
14. Se non avete pane, mangiatevi l’arte! L’arte contemporanea e i fascismi derivati
15. Strappare la realtà: punti ciechi e dati danneggiati in 3D
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